PDL: Silighini presidente di Giovane Italia interviene sul "caso Scajola"

“Se Claudio Scajola intende tornare all’attività diretta nel PDL paventando la nascita di gruppi parlamentari autonomi, direi che non è proprio in ritorno migliore”. Luciano Silighini Garagnani (PDL) a margine di una manifestazione dei Promotori della libertà risponde a chi gli chiede un parere sul ritorno dell’ex Ministro. “Resto sempre convinto di quello che penso da tempo: il PDL ora ha bisogno di un rinnovamento totale della classe dirigente e sentire che si pensa a Scajola come coordinatore unico del partito va proprio nel senso opposto a quello che serve.”

Silighini con la sua associazione Giovine Italia criticò più volte l’ex Ministro accusandolo di essere stato il responsabile di alcune candidature errate in Liguria. “Il PDL deve cambiare rotta e affidarsi a gente che costruisca il partito del futuro”, -continua Silighini: “Non dobbiamo restare ancorati a volti del passato che hanno già dato tutto ciò che di positivo potevano dare; Berlusconi deve avere il coraggio di essere lui stesso il traghettatore verso il partito del domani e lanciare congressi seri, veri, con dirigenti nuovi cresciuti all’interno di Forza Italia, di Alleanza nazionale e degli altri partiti fondatori del PDL, basta con personaggi caduti dal cielo e volti lontani dalla gente. Ci sono giovani in gamba che non hanno spazio e sono costretti a vivere all’ombra di parrucconi o peggio ancora soppiantati da giovani portaborse servizievoli. Il PDL deve esistere anche tra 20 anni e per riuscire in questo serve una classe dirigente nuova, coraggiosa, spinta solo dalla voglia di fare bene e non unita dal mero interesse”.