di Mauro Vannucci – Con il mio precedente intervento, mi rallegravo per la riscoperta dell’identità nazionale, seppur tardiva, da parte della sinistra ad Albenga, che finalmente aveva deciso di mettere da parte i simboli del comunismo per abbracciare quelli della patria. La piacevole sorpresa, tuttavia, è durata solo pochi giorni.

Le parole del consigliere Vespo, la strenua e nostalgica difesa delle bandiere rosse e del comunismo, seguita da un’accorata apologia della falce e il martello e di tutto ciò che ha rappresentato, sono state per tutti noi un brusco risveglio. Le sue affermazioni, per certi versi incredibili, ci hanno purtroppo riportato alla triste realtà, quella di uno schieramento politico che, nonostante i tanti cambi di nome, di colori e di simboli e le altre operazioni di facciata, non sembra aver cambiato la propria natura.

Ringrazio sentitamente il consigliere Vespo che, con il suo intervento, conferma la mia tesi, e dimostra che non sbagliamo, tutte le volte che, nel rivolgerci a loro, li definiamo ancora ‘comunisti’.

* Mauro Vannucci – Assessore a Turismo, Spettacolo, Manifestazioni del Comune di Albenga