ALBENGA: BIANCO ROSY E VERDONE

di Sandra Berriolo – Scusate se stamattina in Piazza mi avete visto solo di sfuggita. È che ho girato come una pazza in tutti i bar della zona, mi sono innervosita a furia di ingollare caffè e cappuccini ma non l’ho trovata. Ho chiesto anche ai vecchietti sulle panchine ma niente da fare, era irreperibile. La Rosy è in vacanza, mannaggia. Non me lo doveva fare! La mia Sindaco, quella che a tutte le manifestazioni, dalle conferenze di archeologia romana all’inaugurazione del negozio di patate fritte, inneggia alla “nostra” Albenga non c’è! Ma Albenga in che zona del mondo è? Non è Italia? La Rosy, Sindaco di tutti noi, che rappresenta l’Unità d’Italia, perlomeno quella di Albenga, essendo stata accolta da migrante e poi elevata a sommo amministratore, non c’è. Rosyyyyyy (o forse la “y” non va bene, ci vuole la “i”)…solo tu potevi fare il discorso più bello da passare agli annali della Storia d’Italia. Ti sei persa un’occasione: al prossimo anniversario, tra 50 anni, guarda che noi non ci saremo!

Lo so che al Sud moltissimi non amano essere stati uniti al Nord, preferivano restare coi Borboni. Parlo di quelli che tutt’ora abitano nel loro bellissimo Sud. Ma quelli che son venuti al Nord, non credo lo abbian fatto pensando di andare in una terra straniera sennò non avrebbero chiesto la residenza, non avrebbero diritto di voto qui, non avrebbero comprato case, non avrebbero aperto negozi. Come farei io oggi senza il tecnico della lavatrice, l’elettricista, la parruchiera, il gestore di cinema, il gestore di pizzerie (come farei io SENZA LA PIZZA!), l’impiegata delle Poste, e tutti gli altri? Certo, tanti anni fa vi impedivamo di entrare nei locali pubblici ma poi ci siamo ravveduti e abbian cercato di mettere insieme le abitudini di tutti.

Ma riflettendo forse ho capito, la Rosy è più coerente di tutti noi: essendo non solo leghista ma pure del Sud, in questi giorni sta ripercorrendo i passi di Garibaldi partendo dalla Liguria per andare in Sicilia a portare la democrazia! Ha ragione lei: una fantastica celebrazione “dal vivo”, e non solo a parole, dell’Unità! Ma al Sud ci va da leghista? Rischia che la menino. Ci va da meridionale? Rischia che la prendano per una traditrice: poteva essere il Sindaco di Villalba e invece ha preferito fare il Sindaco d Albenga!

Vabbè Rosy, se ne faranno una ragione. Noi invece non ci facciamo una ragione del fatto che l’assessore Vannucci questa volta non ci faccia i fuochi d’artificio!

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo

28 Commenti

  1. @Roonf probabilmente al loro paese non sarebbero così tolleranti con noi, ma credimi non lo sono neanche con loro stessi. Le leggi da loro sono molto più ferree e soprattutto le condanne vengono portate a termine. Qui da noi abbiamo un grosso problema non tanto nel far rispettare le leggi (in questo le forze dell’ordine fanno un ottimo lavoro) ma nel fare in modo che i delinquenti (senza distinzione di nazionalità) scontino le pene previste. Al loro paese se vengono sorpresi a rubare sono dolori, qui da noi non fanno neppure un giorno di carcere.
    Abbiamo esempi ‘nazionali’ di condannati che girano liberamente, intervengono in trasmissioni televisive (pagati profumatamente) o peggio ancora ci governano.
    Saluti

  2. Pirates esplica chiaramente il limite della “vostra” generazione, la chiusura mentale. Io appartengo ad una generazione successiva e comincio a capire, con grandi difficoltà,ovviamente, quanto sia importante ed oramai inarrestabile, la necessità di integrarsi ed unirsi, o almeno cominciare a farlo, tra diverse etnie.

    Paesi che hanno vissuto di colonialismo come Francia e Gran Bretagna vivono da secoli questo melting pot e, con tutti i limiti del caso, si cerca una convivenza più o meno pacifica.

    Ma parlare di meridionali e settentrionali nel 2011 connota ancora la chiusura mentale ed il senso di ghettizzazione che spinge spesso i “terroni” a chiudersi nei loro nuclei ed evitare, generalmente, una corretta integrazione.

    Il senso di una festa di Unità nazionale è proprio questo, e rispondo ad Alberto, stimolare questo debole senso di appartenenza ad una cosa comune, all’amore per un futuro con meno paletti “raziali”.

    comunque io sono di famiglia terrona e vi assicuro che, tranne ridere dei modi e tradizioni differenti, non ho mai vissuto nessuna discriminazione e mi dispiace per quelli che l’hanno subita!

  3. “Mangiavamo pane e olio” e “C’era un ragazzo che come me…” ma i titoli non servono: qui in paese alle librerie basta dire “i libri della Berriolo”…non siamo mica in città!
    🙂

  4. @zio jo, come si puo biasimarla, i fatti di cronaca odierni e non solo parlano charo,ovvio è che non se ne fa di tutta un erba un fascio,ma non si deve rimanere indifferenti ai loro atteggiamenti,se noi andiamo nei loro paesi ci comportiamo come costoro si comportano da noi?? Non credo!!

    Sandra,non ti mancavo??Dai almeno su di un aspetto ci siamo trovati d’accordo!!
    Aspetto che mi dia il titolo del libro per poterlo leggere.

  5. Brava l’autrice dell’articolo: condivido ogni parola! Bravissima anche Simonetta: ottimo post. Un po’ meno brava Rosalia che si dimostra inadeguata a ricoprire il ruolo di Sindaco di tutti. Prima che leghista dovrebbe fare attenzione ad essere Sindaco e non lasciarsi andare a cazzate come quelle sull’Inno o cadere in autogoal come il viaggetto all’estero in Trinacria proprio per la Festa Nazionale. Questi atteggiamenti di spregio alla Nazione e alla cittadinanza non accrescono certo il suo ruolo politico e ne demoliscono oltrettutto quello istituzionale. Ci rifletta Signora Rosalia !
    C’è anche un altro detto, forse coniato dagli ingauni: “Arbenga à nescia” …Non credo che occorra contestualizzarlo in quanto è evidente che… offenderemmo qualche etnìa…
    Godetevi il momento, cari ometti verdi, perchè è unico e irripetibile.

  6. @Roonf mi sembra che si siano talmente integrati (almeno chi ha voluto) che il sindaco attualmente è proprio un meridionale. Mi sembra invece che il nostro sindaco non sia altrettanto disposta all’integrazione verso gli extracomunitari (i meridionali di oggi?) .

  7. eccolo! mi mancava Ronfetto!
    1) chiunque si sposti di luogo è inizialmente ritenuto foresto; nessuno pensa che i meridionali non siano italiani ma spesso (ci ha mai parlato con chi vive al Sud?) son proprio loro a non essere contenti dell’Italia Unita.

    2) il detto “Albenga chi non c’ha da fare non ci venga” non è stato coniato dagli ingauni bensì da chi non lo era (credo forse i genovesi), un pò come il detto “piemontese falso e cortese” non credo se lo siano inventato loro

    3) pure a me mi sembra di vivere nel Medioevo

  8. Sandra, ma possibile che nel 2011 si pensi ancora che i meridionali si siano integrati,che tanti anni fa vi siate adeguati e abbiate accettato costoro,forse chi non è di Albenga non sono ITALIANI??Si continua ancora oggi a dire esto e foreste,chi non sa da fare ad Albenga non vi venga!!Mi sembra di vivere nel medio evo,certo che le future generazioni avranno una mentalità decisamente più aperta.
    Quando io ho subito due anni fa ,angherie di ogni genere ad Albenga, scrissi due articoli su due quotidiani, ma della allora amministrazione non vidi nessuno,a differenza della Rosy all’epoca non ancora sindaco, fu partecipe dei miei seri problemi, come si resero partecipi personaggi politi provinciali che mi scrissero rammaricati dei fatti da me denunciati.Fammi sapere dove posso aquistare il tuo libro vorrei leggerlo,grazie.
    Sposo cio che ha scritto @Alberto da Giussano

  9. ringrazio tutti per i complimenti, ma ho scritto veramente di getto sull’onda dell’emozione.
    Mi sovvien, dico ad Alberto da Giussano, che ha ragionissima sul fatto che non sia importante presenziare bensì governare bene; però la Rosy è sempre molto presente alle manifestazioni e persino alle inaugurazioni di negozi, mentre altri sindaci lo sono stati molto meno. Ciascuno ha il suo carattere e le sue abitudini. Quindi in questo caso smentisce una sua abitudine.
    Mi ha deluso anche il fatto che UNA DONNA abbia snobbato la celebrazione di una Unità, di una aggregazione insomma. Ogni 8 marzo predichiamo che noi siamo quella della pace e non delle guerre, che grazie alle donne si son tenute insieme famiglie e tutto il resto e poi…
    E inoltre che proprio una donna sia stata (se così è stato) agli ordini di uno che l’integrazione non sa neppure cosa sia (invece lei si). E non mi interessa il Partito di appartenenza, qui lei doveva stare vicino agli albenganesi così come a dicembre è vicino ai siciliani.
    Anni fa ho scritto un libro per il quale gli albenganesi mi hanno contestata: c’erano troppi terroni dentro, raccontati. Io ho sostenuto che anche loro han fatto parte di Albenga, ad un certo punto della nostra storia. C’è anche la Rosy in quel libro…

  10. @ giorgio G.
    guarda io credo che ce ne sia sempre per l’asino e per chi lo mena, magari qualcuno batte di più su un tema e l’altro più su un altro…. ricordi quanto fosse deprecata la cementificazione nella prima campagna elettorale di Tabbò & C ? Beh io (e non solo io) non ho mai visto costruire così tanti palazzi pieni di loculi (già perchè son così piccoli che sembrano proprio loculi) nella recente storia di albenga.
    Beh questo solo per dimostrare che nessuno è perfetto e chi è senza peccato scagli la prima pietra sia per quanto riguarda gli slogan elettorali sia per quanto riguarda gli “ordini di scuderia” impartiti dall’alto…
    Ora per tornare al discorso dell’articolo, ma ci credete davvero che questa “festa” sia davvero così importante per il popolo ?
    Beh alla gente che si guadagna da vivere con il lavoro queste cose non interessano proprio per niente, anzi ne sono infastiditi perchè sono “feste” commerciali che vanno ad arricchire sempre gli stessi…
    L’italia è unita geograficamente ma politicamente e ideologicamente è e sarà sempre divisa è per questo che ci battiamo tanto per il federalismo!!!

  11. Giusto Alberto, la mia era un’osservazione generale. Che però si giochi con le paure della gente e la si istighi uno contro gli altri è un’altra cosa!!

    Io e te, per quanto di estrazioni politiche certamente opposte, non arriveremo ad insultarci o altro. Tu hai una tua legittima opinione ed io un altra, per fortuna nn c’è il pensiero unico. E’ legittimo che uno creda in cose differenti da un altro

    Ma la retorica con cui la Guarnieri scrive che andrà a visitare i luoghi dell’Unità di Italia, oggettivamente Alberto, ma a te non fa perlomeno sorridere??

    Certo che sarà andata, porterà le foto in cui è nel porto di Marsala con gli amici di infanzia, non lo dubito nemmeno un secondo… Ma rimango con un sorriso amaro a legger il mare di falsità che viene scritto..

    Dico solo, ogni tanto, di aver spirito critico e smetterla con l’ipocrisia!

    Non vuoi presenziare perchè il partito ha dettato una linea o perchè a te non importa nulla di questa cosa?? fallo, ma non insultare l’intelligenza delle persone campando la prima scusa che quei poveri consiglieri che si devono affannare a cercar la scusa nella speranza del minor danno!!

  12. Complimenti Sandra, bellissimo articolo. Aggiungo una cosa sola. Quando si diventa sindaci, presidenti provinciali, regionali, etc., si smette di avere un colore politico ma si diventa sindaci, presidenti, etc. di tutti i cittadini. E’ non è retorica! E’ il senso delle istituzioni. Un’altra occasione mancata!!!!!!!!!!!

  13. giorgio g
    con le tue belle parole hai suffragato la mia tesi, l’italia e sopratutto gli italiani sono e saranno sempre faziosi proprio come dimostra quanto detto da te….
    Vedi i proclami elettorali molto spesso vengono disattesi da tutti (ne ricordo alcuni dell’amico tabbò che ancora oggi fanno molto ridere ), però io credo che molte cose siano state fatte, bene o male sarà l’elettorato a dircelo, tante altre ne restano da fare e anche molto urgenti. Ti ricordo che non è trascorso nemmeno un anno dall’insediamento di questa giunta, ne riparliamo a fine mandato perchè la bacchetta magica non ce l’ha nessuno!
    Chi ben amministra se ne frega del presenzialismo a tutti i costi…. amministra punto e basta!

  14. Alberto hai detto bene…chi se ne infischia se è di destra, sinistra, sopra o sotto…l’importante è che la città venga ben amministrata, ben gestita, resa sicura e vivibile per tutti quanti…

    Però..mentre sto scrivendo mi vengono in mente i proclami sulla sicurezza, le “ronde” paventate, l’incoerenza di una siciliana leghista e razzista (grazie a Max per la sintesi perfetta), il provincialismo e l’ignoranza istituzionale con cui tratta l’opposizione, l’imbarazzo quotidiano in cui mette quei pochi e validi collaboratori che grazie al cielo riescono a far stare in piedi questo grande comune..pensando a tutto questo concordo ancora più fortemente col tuo commento Alberto..

    Chi ben amministra non ha cadute di stile e scivoloni di questo livello..chi ben amministra non getta benzina sul fuoco e si diverte ad aizzare le fazioni rivali.. Chi ben amministra cerca, almeno così mi hanno insegnato, di fare il bene COMUNE e non quello di una sola parte!

    p.s. Articolo veramente divertente! complimenti all’autrice!!

  15. scusate una cosa ma è così importante presenziare ad una manifestazione, diciamocelo, completamente ipocrita, perchè è così, l’italia è unito solo quando gioca la nazionale, sfido qualcuno a dire il contrario!!!! Io penso che sia mille volte meglio che un sindaco amministri bene la città, il resto son solo chiacchiere da bar….

  16. Signori e Signore, ecco il sindaco di tutti gli albenganesi!!! Speriamo che se ne resti laggiù, magari a riflettere sulla propria esistenza… voglio dire, se io alla sua età mi rendessi conto di essere una siciliana, immigrata, leghista e razzista, qualche crisi d’identità mi verrebbe!

  17. Speriamo che questo improvviso rigurgito di patriottismo di Albenga, molto positivo, per carità, ma un po’ repentino e spesso sfociante nello stucchevole (dov’era, tutta questa italianità, fino a qualche mese fa?), riesca a durare oltre le ventiquattr’ore della ricorrenza. Bisogna essere orgogliosi di essere italiani, ma bisogna avere il coraggio di esserli tutto l’anno, e tutti gli anni, non solo nelle occasioni ufficiali e per gli anniversari. E le bandiere, dal balcone, dovrebbero esserci sempre, non solo quando gioca la nazionale.

  18. bell’articolo!…..un’occasione persa per il nostro primo cittadino!…peccato a volte basta poco per distinguersi!……se non sono pro patria lo posso anche capire…ma gli stipendi però li prendono!….potrebbero rifiutarli per amor di padania e autofinanziarsi a livello locale come nazionale!……a scuola per le giustificazioni i ragazzi delle medie hanno più fantasia!…..

  19. Io invece mi stupisco un sacco della sua mancanza! ma come! così dura e pura, così leghistacelodurista e poi NON SOLO CAMPA CON I SOLDI STATALI (dell’Italia ladrona) ma fa anche il ponte! Vergogna Rosalia! Vergogna!

  20. Ci sei andata dentro dura questa volta. Complimenti!

    I leghisti, con tutto il rispetto per gli italiani, in fondo sono come tutti gli altri esseri umani. Dispiace per questa gentile donzella (la Rosy) che a festeggiare l’unità d’Italia avrebbe addolcito la pillola della desolazione dei suoi conterranei.
    Si sa, il nostro paese è terra di conquiste e quando si tratta di stare al comando non fa differenza essere del sud o del nord, basta avere la capacità di fregarsene del prossimo.

  21. Comunque ULTIMA NOTIZIA :Il Senatur ha detto che le coccarde le usa solo a Natale!!!!!!!
    Voi ad Albenga non li conoscete veramente i leghisti.A me,ingauno lavoratore nella terra di Pontida,mi tocca,lavorandoci insieme ogni santo giorno,ricordar loro che sono dei grandissimi,autentici,incommensurabili belinoni,anche se,ogni tanto,ma per puro caso,qualcuna la azzeccano.Ma per puro caso.E quindi il trotino è, giustamente,degno figlio di suo papino.

  22. belin…vogliamo aggiungere che se non ci fosse stata la Guerra d’Indipendenza (voluta da due Re!) oggi il Trota sarebbe concittadino di Hitler?

  23. Mentre qui scrivo sto ascoltando la commemorazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia con il discorso in diretta del nostro Presidente della Repubblica,in una abitazione di un città del profondo Nord,praticamente la capitale della Lega Nord.Fuori tantissime bandiere tricolori sventolano sui balconi,malgrado il brutto tempo.E lì ad Albenga avrebbero sventolato ancor meglio.E in televisione vedo che anche il Senatur ascolta Napolitano.Penso che non debba commentare oltre:la sindachessa si è persa una buona occasione.Anche stavolta.
    P.S.Bell’articolo dell’autrice.

  24. Personalmente non sono affatto stupita.
    Non ci siamo scapigliati più di tanto quando TUTTI i leghisti sono usciti da un’aula dove si stava suonando l’Inno Nazionale, non ci siamo indignati abbastanza quando Bossi ( senatore della Repubblica) ha proclamato che lui con la Bandiera si pulisce il c…, non abbiamo mosso ciglio quando la Lega ha parlato di secessione, non abbiamo alzato la voce per protestare quando è stata proposta una legge sul federalismo che, di fatto, divide l’Italia fra ricchi e poveri, non abbiamo sussultato quando Bossi ( sempre lui!) ha detto che le armi in Lombardia sono pronte….potevo scompormi OGGI (( in fondo…è SOLO il 150esimo dell’Unità d’Italia…) se il sindaco di una cittadina i cui abitanti avranno esposto si e no 10 bandiere alle finestre se ne va in vacanza invece di ottemperare ai propri doveri di rappresentanza???? Sarei stata decisamente fuori luogo…
    Anzi…pensandoci bene…se Rosalia ( perché COSI’ si chiama) ci fosse stata, sarebbe stata l’unica nota stonata.
    Poiché la nostra sindachessa ha sostenuto in TV che “Fratelli d’Italia” non è il suo inno mi verrebbe spontaneo suggerirle di rimanere dove si trova OGGI….ma a tempo indeterminato.
    Personalmente mi farebbe un piacere.

  25. si. Anche se la Rosy è mia amica ritengo che un Sindaco debba essere al di sopra di certe cose e quando torna glielo dico di persona, se torna…se non deciderà di tornare a stare al Sud

  26. mi complimento con la lettera……specialmente per i fuochi d’artificio…….meraviglioso…….

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