di Mary Caridi – La decisione assunta in fretta e furia da parte del Sindaco Guarnieri, che ha portato allo  scioglimento della società Ecoalbenga, non è stata frutto di consultazione con la maggioranza, ma presa con atto di imperio dal Sindaco stesso, prima del suo contestato viaggio in terra di Sicilia nel giorno delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.  La sorpresa dei componenti della maggioranza è stata forte, quando a pochissimi giorni da una gara indetta e a 3/4 giorni dalla scadenza, hanno scoperto che il Sindaco aveva deciso di far chiudere bottega a Ecoalbenga. Il 16 marzo 2011 la delibera di Giunta, assente il Vice Shneck deliberava la sospensione. http://www.comune.albenga.sv.it/servizi/funzioni/download.aspx?id=3331&idc=784

– La storia – Il 21 ottobre il consigliere comunale delegato alle partecipate, Bruno Robello De Filippis, prendeva carta e penna e scriveva a Ecoalbenga chiedendo chiarimenti in merito  al contenuto del verbale del Consiglio di amministrazione del 29 settembre 2010 , firmato da Ferrero Merlino ed Euro Bruno, che, condannati a pagare una contestazione dell’Asl2 su problematiche relative al cantiere della società, aveva approvato all’unanimità che la somma chiesta dal tribunale di Savona come oblazione venisse pagata, non dai due amministratori condannati di tasca propria  , ma prelevati direttamente dalle casse di Ecoalbenga. Si trattava  di un pagamento di 10.044 euro che sanavano le due posizioni di Bruno e Merlino davanti alla legge. Robello chiedeva che il Collegio di revisione dei conti e il Presidente si esprimessero sulla legittimità dell’atto.e contestualmente avviava la richiesta di un parere legale su tale oprazione per avere la certezza che fosse regolare. Tutto era partito da una denuncia alla Magistratura dell’allora esponente di minoranza Guarnieri che  evidenziava i metodi poco ortodossi con cui si procedeva al lavaggio dei mezzi di raccolta dei rifiuti nel piazzale del Polo 90. Da questa denuncia si era arrivati poi, alla pronuncia di condanna dei due amministratori e al pagamento della multa con i soldi della società.

Per arrivare ad oggi si deve prendere nota della posizione di Antonello Tabbò che è apparso conciliante sulla questione della sospensione della società Ecoalbenga per la questione del certificato antimafia del socio privato Green Holding. La collaborazione con la minoranza potrà avvenire – dice invece il segretario del pd cittadino, Alessandro Andreis, solo dopo che venga fatta la massima chiarezza,  su come e perchè, pur sapendo già da ottobre della mancanza di un certificato antimafia, si sia proceduto solo  a pochi giorni dalla gara   sospendendendola  con urgenza. Il sospetto che il Sindaco abbia preso la palla al balzo per affidare agli “amici” di Servizi Ambientali” l’affidamento per 18 mesi, senza indire  gara e con somma urgenza è il dubbio palese che lascia intendere tra le righe,  il segretario del Pd Andreis che a questo punto, prima di collaborare come chiede Tabbò, vuole vederci chiaro.Green Holding è una Società con ramificazioni in tutta Italia e all’estero e non resterà a guardare, per il comune di Albenga una grana di ingenti proporzioni, una matassa da srotolare con cura e con la massima trasparenza da parte del Sindaco Guarnieri che deve spiegazioni non solo ai cittadini, ma anche alla sua maggioranza, perchè dopo che la regione ha messo in mora la Provincia dul depuratore ingauno, e gli atti a favore di Servizi Ambientali del Sindaco, si sta facendo strada la convinzione che si stiano svendendo “i gioielli di famiglia” della città di Albenga.

Risulta inoltre che nella richiesta da parte del comune di Albenga  di un parere legale all’Avv. Alberti per avere un parere  –   http://www.comune.albenga.sv.it/servizi/delibere/ricerca_fase03.aspx?ID=2301 si faceva presente che potesse essere il Depuratore di Albenga, il soggetto pubblico a gestire il servizio di raccolta dei rifiuti.

Cosa sia veramente accaduto per spingere la Guarnieri a sconfessare quel documento e poi a procedere ad un atto, quantomeno irrituale di sospensione di una gara ormai in dirittura d’arrivo,  è la domanda che i cittadini e la politica si pone. Cosa ci sia  dietro a questo continuo favorire la Servizi Ambientali di Borghetto, a discapito di Albenga, non è chiaro e lascia aperti tutti gli interrogativi che devono essere chiariti dal Sindaco al più presto.