«Ero stato avvertito via telefono dalla collega Gasco di questa iniziativa ieri mattina, e avevo già dichiarato la mia contrarietà, che è poi quella di tutto il comprensorio Albenganese, e la inopportunità di un siffatto ordine del giorno. Peraltro ero assente dall’aula per un impegno istituzionale improrogabile…diversamente la mia voce si sarebbe levata alta a difesa di questo reparto di Albenga. Questa Caporetto non può e non deve essere avvallata dal centrodestra!». Questo il commento del consigliere regionale Marco Melgrati che prende le distanze dalla collega di partito Pdl Roberta Gasco che ieri è riuscita a fare approvare un ordine del giorno presentato unitamente al presidente della Commissione Sanità dell’IDV Sefano Quaini per il trasferimento delle apparecchiature di Ostetricia dall’Ospedale Santa Misericordia di Albenga al Santa Corona di Pietra ligure.

«È nota – ricorda Melgrati – la mia battaglia in Consiglio regionale per l’apertura di un reparto promesso in campagna elettorale e mai aperto, con spreco di denaro. Questo ordine del giorno è miope, perché un consigliere Regionale eletto sul territorio Savonese deve avere a cuore tutto il territorio, e non solo quello dove risiede. In un momento dove è chiara la volontà della Regione e dell’assessore di depotenziare i nosocomi di Albenga e Cairo a vantaggio di Savona, non bisogna abbassare la guardia o cadere nei tranelli “partigiani” del presidente della Commissione Sanità dell’IDV Quaini come questo episodio dimostra, ma continuare a denunciare gli sprechi e le carenze della Sanità anche Savonese, intesa come tutta la filiera provinciale».

«Avevo già avuto a dire in Consiglio Regionale: “Sulla mancata apertura dell’ostetricia ad Albenga, ci sono 1.500.000 di ragioni, quanto gli euro già spesi per attrezzare un reparto ospedaliero, ancora vergine, e destinato oggi ad essere smantellato, per rispondere alla Regione Liguria e all’Assessore alla Sanità Claudio Montaldo che la scelta in questione è quanto mai scellerata e infame.

Incredibile pensare che è stata inserita nel progetto dell’ospedale anche una vasca per le nascite in acqua, che da sola costa 50.000 euro, e che ora verrà demolita. Peraltro, saranno duecento i milioni di euro di debiti nei conti della sanità della Regione Liguria,a fine anno. Conti in rosso nella gestione Burlando, che non possono essere giustificati con i tagli operati dal Governo, perché la manovra finanziaria nazionale entrerà in funzione dal 1° gennaio del prossimo anno senza colpire assolutamente la sanità, come già rassicurato dal Ministro della salute Fazio. Questo teatro tragicomico all’Ospedale Santa Maria di Misericordia sarebbe degno di ospitare la visita del Gabibbo di Striscia la notizia».

«E ancora – sottolinea in conclusione il Consigliere regionale Melgrati – nel mio intervento in Consiglio Regionale sul Piano Sanitario, avevo detto: “Non sono chiare le sorti del nuovo ospedale di Albenga e del milione e mezzo di euro sprecato per la realizzazione del reparto di neonatologia e ostetricia, reparto attrezzato con sale operatorie, vasche per il parto in acqua e quanto di più moderno e tecnologicamente avanzato si renda necessario per la sicurezza delle mamme e dei nascituri”».