di Claudio Almanzi – Riprendono le proteste dei cittadini di Vadino, uno dei quartieri più popolosi di Albenga (che conta oltre 5 mila abitanti) per una serie di emergenze, a suo tempo già segnalate, che, agli occhi dei residenti, sembrano essere state sottovalutate dall’amministrazione: cattivi odori, sporcizia ed abbandono sono le principali cause di queste lamentele.

“Vadino – dice Floriana Gastaldi, presidente del Comitato di Vadino- non vuole e non deve morire. Lo chiedono a gran voce tutti i residenti, ma è un quartiere che si sente abbandonato”. L’emergenza maggiore è rappresentata dal torrente Avarenna: “Da anni- dice Tony Capaccio, del Comitato di Vadino- segnaliamo i cattivi odori che provengono dal torrente, in particolare nel punto in cui si incrocia con il tubo della fogna, che spesso si tappa ed a spruzzo esce fuori di tutto”.

Ma i problemi maggiori ci sono con l’arrivo della bella stagione: “In estate- dice Gaetano Storchi, segretario del Comitato di Vadino- in via Einaudi arrivano dei camper di turisti che occupano la via ed impediscono il passaggio anche perché la carreggiata è ridotta, a causa delle radici dei pini marittimi, che hanno sollevato l’asfalto di decine di centimetri”.

“I netturbini non passano regolarmente – aggiunge Capaccio- ed il progetto del vigile di quartiere c’è solo sulla carta. Più volte, con gli amici del comitato, abbiamo girato Vadino e verificato che, per visitare tutta la zona a piedi, bastano tre ore. Abbiamo visto dappertutto escrementi di cani, auto in sosta vietata, sporcizia. Cose che se le abbiamo notate noi avrebbero dovuti essere viste anche dal vigile di quartiere. Ma in giro alle auto le multe non sono state fatte, ai proprietari dei cani non è stata comminata alcuna sanzione e la sporcizia ce la dobbiamo togliere noi”.

Infine il comitato ha segnalato più volte, senza ottenere niente, altre richieste: alcune panchine, per gli anziani, in piazza Pertini, la necessità di una tettoia alla fermata dell’autobus di via Fratelli Ruffini ed una segnaletica idonea in uno dei punti più pericolosi della via Aurelia, l’uscita dal Villaggio Iris.

“A noi i fuochi d’artificio piacciono- concludono i cittadini del comitato di Vadino- così come le feste in costume e gli incontri con vip ed i personaggi famosi, non abbiamo nulla contro il porto, o i grandi progetti edilizi, ma preferiremmo che l’amministrazione si interessasse prima delle piccole cose. Pulizia, sicurezza, accoglienza e vivibilità della città dovrebbero essere le sue priorità ”. Il Comitato di Vadino è presieduto da Floriana Gastaldi, mentre le altre cariche sono così attribuite: Flavio Ciarramicoli (vice), Gaetano Storchi (segretario), Stefano Segantini e Catia Romano (consiglieri).