di Mary Caridi – Navigazione agitata nel mondo del commercio albenganese, già toccato da una crisi che si fa sempre più evidente. Non solo negozi che chiudono, anche per la proliferazione di super e ipermercati, che rendono sempre più problematico tenere aperte le serrande, ma anche una spaccatura che ormai è evidente del mondo degli ambulanti. I rappresentanti degli ambulanti e del sindacato sono scesi sul piede di guerra, ormai apertamente, poichè si sentono danneggiati dall’attivismo della Pro- Loco che, a loro dire,  organizza mercatini in maniera ormai esponenziale. Il Sindaco Guarnieri che detiene la delega al commercio e che nonostante i rumors continuino ad affermarlo, non passa la mano ad un consigliere comunale, dovrà portare calma in un settore delicatissimo per la tenuta economica e sociale della città. Nel frattempo, per sondare umori e criticità,  stanno partendo le lettere di Ascom a tutti i titolari di partita Iva, un questionario anonimo che fotografi nel dettaglio il mondo del commercio ingauno. La presidente Lorenza Giudice sta ricevendo solleciti in tal senso, e deve trovare iniseme all’amministrazione una soluzione. Ecco dunque un questionario che mentre analizza darà anche il primo test sull’amministrazione targata Guarnieri. Indubbiamente esistono lamentele sulla quantità di mercatini e similari che preoccupano i commercianti che vedono assottigliarsi gli incassi e una concorrenza che abbassa la qualità delle proposte commerciali della città.

Per gli esercenti che con investimenti e professionalità investono sulla vendita di prodotti di qualità e curano la clientela, tentando di mantenere un’ immagine decorosa del commercio, i tempi si fanno duri. Se Albenga propone un’ immagine scadente di commercio e consente che cinesi e ambulanti improvvisati vendano chincaglierie e ravatti, diventano ardui gli sforzi di coloro che hanno un’ idea di città più elegante e preferirebbero attrarre una clientela più scelta, sono quindi questi  tempi difficili e se non si assumono scelte politiche precise, la situazione può degradare e precipitare verso il basso, assestando il colpo mortale ai commercianti. La sicurezza si ottiene  anche tenendo aperti i negozi  che in una comunità sono anche un presidio sociale e conservativo dell’identità di un comune.