di Claudio Almanzi – In occasione delle giornate di primavera del FAI la delegazione di Albenga- Alassio ha proposto domenica la visita alle bellezze nascoste di Balestrino: “Quest’anno – dice Patrizia Ghigliazza, responsabile locale del Fai- in occasione della giornata di Primavera, a livello locale, i beni aperti, a cura della nostra delegazione, sono stati a Balestrino: il Borgo Antico, le Scuderie ottocentesche e la Chiesa di San Giorgio”.

I visitatori ed i turisti sono stati accompagnati nelle visite da apprendisti ciceroni, appositamente formati e scelti fra gli studenti dell’ISS “Falcone” di Loano, dell’Istituto “Don Bosco” di Alassio, del Liceo “Giordano Bruno” di Albenga, dell’ Istituto Professionale Alberghiero “Giancardi-Galilei-Aicardi” di Alassio e dell’IISS “Boselli” di Savona. “Il Fai – dicono gli organizzatori- ha cercato di offrire anche a Balestrino, così come in tante altre città italiane, un grande spettacolo di arte e di bellezza, dedicato a tutti coloro che hanno a cuore il patrimonio artistico e naturalistico italiano”.

“Per la giornata di primavera – prosegue la Ghigliazza – di quest’anno abbiamo scelto come sito l’antico borgo di Balestrino, che dal 1953 è stato chiuso al pubblico. E’ stata una occasione per visitare questa città fantasma, disabitata da 58 anni”. Il Fai di Albenga- Alassio organizza anche molte altre iniziative: per avere maggiori informazioni sui programmi 2011 dell’associazione è possibile contattare direttamente i seguenti numeri: 0183 497162 (Liliana Ghigliazza), 348 9204002 (Patrizia Ghigliazza) 349 7626017 (Bruno Baldacci) e 0182 50778 (Marilena Boragno).

In tutta Italia, in contemporanea all’iniziativa di Balestrino, in altre 660 località si sono svolte (tra il 26 ed il 27 marzo) iniziative e manifestazioni analoghe, volte al sostegno e recupero di beni artistici, naturalistici ed architettonici. Quest’anno molti dei luoghi aperti al pubblico sono stati dedicati, per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, al tema del Risorgimento. Per questo motivo ad esempio a Savona sono stati aperti dal Fai al Priamar la cella di Giuseppe Mazzini ed in via Muzio, 42 la casa natale ed il Museo Sandro Pertini.