Liguria: nel piano triennale per diritto allo studio finanziamenti a scuole che lavorano insieme

Nel piano triennale regionale sul diritto allo studio, che dopo un focus pubblico andrà in consiglio nei prossimi mesi, sono previsti finanziamenti alle scuole liguri che lavoreranno in maniera congiunta su progetti di interesse generale. Lo ha comunicato quest’oggi l’assessore regionale alla formazione e al bilancio, Pippo Rossetti nel corso del seminario di presentazione di una ricerca sulle reti scolastiche regionali che si è svolto questa mattina in Regione alla presenza, tra gli altri del dirigente dell’ufficio scolastico regionale, Giuliana Pupazzoni e Luisa Ribolzi della facoltà di Scienze della Formazione.

L’obiettivo è quello di valorizzare il patrimonio di conoscenze e competenze, implementare i piani dell’offerta formativa, condividere nuovi servizi e colmare eventuali lacune, oltre a stringere relazioni con soggetti istituzionali e no, a fronte della riduzione delle risorse che non sono più trasferite dallo Stato alla Regione. “Fino ad oggi – ha spiegato Rossetti – i finanziamenti regionali erano erogati tramite bandi per le singole scuole, ora l’obiettivo è quello di favorire il lavoro in rete. Per questo abbiamo commissionato una ricerca al dipartimento di Scienze antropologiche della facoltà di Scienza della formazione dell’Università di Genova per verificare l’atteggiamento delle scuole nei confronti del lavoro congiunto. Non è solo una questione di riduzione delle risorse, sostenere le reti delle scuole vuol dire costruire contenitori progettuali che mettano insieme le autonomie scolastiche su obiettivi condivisi e in stretta relazione con il territorio”.

Dalla ricerca è emerso che gli ambiti di attività in cui maggiormente diffuso è il lavoro in rete tra le scuole sono la didattica, la formazione e l’aggiornamento, a seguire la condivisione di risorse e la ricerca. Meno frequenti i casi di reti nate per svolgere attività di sperimentazione e di sviluppo così come per acquisire beni e servizi. “Noi valutiamo in modo molto positivo le reti – spiega l’assessore Rossetti – soprattutto per gli effetti che derivano dall’agire congiunto , ad ulteriore conferma della validità di questo strumento e delle sue potenzialità, soprattutto perché siamo convinti che può portare ad un miglioramento dell’offerta formativa scolastica ed extrascolastica”.