Proseguono a Finale Ligure gli appuntamenti con l’Archeotrekking, le escursioni archeologiche e paesaggistiche organizzate dal Museo archeologico del Finale e dalla sezione finalese dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri in collaborazione e con il supporto del Comune e della Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria.

In programma ad aprile quattro escursioni (partenza ore 9,30, rientro ore 13,30, adulti 8 euro, bambini 4 euro): San Bernardino, Ciappo dei Ceci e Ciappo de Cunche (sabato 2), Perti, Castrum di Sant’Antonino e Valle di Montesordo (domenica 10), Rocca di Perti e “Villaggio delle Anime” (domenica 17), Altopiano delle Mànie e Val Ponci (sabato 30).

L’iniziativa è nata per incrementare l’offerta culturale del Museo, dando ai visitatori la possibilità di approfondire la conoscenza dei contesti territoriali dai quali provengono i reperti esposti nelle sale.

Gli itinerari sono indirizzati a singoli utenti e a gruppi composti da un numero variabile di persone. Per la prenotazione o ulteriori informazioni ci si può rivolgere al Museo (tel. 019 690020) o contattare la guida (334.2282163). Gli itinerari sono effettuati anche in lingua tedesca e inglese.

* Nella foto: la grotta dell’Arma alle Mànie (Foto Studio Merlo Genova)

Sabato 2 aprile – San Bernardino, Ciappo dei Ceci e Ciappo de Cunche. In un paesaggio incontaminato, immerso nel verde della vegetazione mediterranea, s’incontrano gli enigmatici graffiti tracciati dall’uomo nel corso dei secoli in una grotta e su grandi lastre di Pietra di Finale.

Domenica 10 aprile – Perti, il Castrum di Sant’Antonino e la Valle di Montesordo. Nel silenzio della Valle di Perti, monumenti fondamentali dell’archeologia e della storia del Finale tra siti preistorici, un castello bizantino e chiese romaniche: Caverna della Pollera, Castrum di Sant’Antonino e la Chiesa di Sant’Eusebio di Perti.

Domenica 17 aprile – La Rocca di Perti e il “Villaggio delle Anime”. L’itinerario si sviluppa nel “cuore” del Finale raggiungendo la quota più elevata del territorio, dove tra X e VI secolo a.C. si sviluppò il castellaro ligure dell’età del Ferro, che dominava dall’alto le vallate circostanti.

Sabato 30 aprile – Altopiano della Mànie e Val Ponci. L’itinerario si sviluppa tra cavità naturali, occupate dall’orso delle caverne fino a 10mila anni fa e frequentate dalle più antiche specie umane che vissero nel Finale nel Paleolitico (Homo erectus e Homo neanderthalensis) e nel Neolitico. I monumentali ponti della strada romana Iulia Augusta nell’antica Vallis Pontium introducono ad un ambiente naturale dove le tracce della presenza umana si fondono in un suggestivo paesaggio.