di Mary Caridi – È anche una guerra fratricida, quella che si sta consumando tra esponenti degli ambulanti del mercato “regolare” settimanale e la Pro Loco. Qualcosa che nascerebbe nelle fila del partito della Libertà e ha origini già dalla campagna elettorale e alla transumanza di Gianni Pollio dal centro sinistra alle fila del centro destra. Sandro Granata, era il responsabile della sede elettorale di Viale Martiri, colui che apriva e chudeva la sede, Pollio invece è stato eletto consigliere comunale per la maggioranza. Oggi – detta dei rumors – si fronteggerebbero in questa sfida per il controllo dei mercatini. Si sfiderebbero per interposta persona, perché nessuno dei due ha la responsabilità diretta delle due organizzazioni, in un caso il fratello, nell’altro un nominato. Gli ambulanti storici – a loro dire – subiscono l’attacco della Pro Loco, destinata, come dicono apertamente ormai anche voci autorevoli della maggioranza, ad assorbire tutto. Pollio – dicono con malizia gli informati dei fatti – pare avesse rinunciato a fare dei distinguo in Consiglio comunale sul caso depuratore, per ottenere in extremis, con il suo allinenamento alla maggioranza, e mettendo in difficoltà chi aveva deciso di votare contro, la gestione della Pro – Loco.
Ora la guerra si fa pesante, se venisse confermata la volontà degli ambulanti di scendere in sciopero. L’accusa che muovono alla Pro- Loco è netta. La Pro- Loco sta non solo assumendo il monopolio dei mercatini, ma ormai ne fa anche due o tre al mese, destinati a crescere ancora. Inoltre sembra che anche le date storiche come quella della festa di S. Lucia passerebbero armi e bagagli alla Pro- Loco. I costi per la postazione degli ambulanti lieviterebbe fino a triplicare e gli ambulanti non ci stanno. Granata e Pollio – secondo voci di palazzo – sarebbero ai ferri corti e la comune militanza nelle fila del centro destra non li aiuta a deporre le armi di guerra, ma esacerba gli animi.
In tutta questa bagarre si aggiunga il malcontento dei commercianti che si sentono penalizzati economicamente dall’attivismo della Pro- Loco, per capire che il clima stia ormai diventando irrespirabile ed incandescente e che le mosse successive siano di belligeranza e tensione continua. Il Sindaco Guarnieri non ha ancora passato la mano e detiene la delega al commercio, dunque è lei che si ritrova tra le mani la patata bollente di una guerra tra ambulanti.