Savona: Convegno Progetto Presenze Invisibili

Il 6 aprile alle 15.30 si terrà in Provincia, presso la sala Consigliare di Palazzo Nervi, il Convegno “Progetto Presenze Invisibili” che tratterà il tema delle navi marittime abbandonate e di conseguenza la situazione drammatica dei loro equipaggi. La crisi economica mondiale sta facendo aumentare, anche nei porti italiani, il numero delle navi abbandonate. Attualmente in Italia queste navi sono circa una quindicina e la maggior parte degli equipaggi imbarcati su di esse è extracomunitario, distante mille miglia dalle famiglie, senza stipendio e in condizioni molto disagiate.

L’Associazione Stella Maris è riuscita in diverse occasioni ad organizzare un’efficace e continuativa assistenza a quei marinai che, all’improvviso, si sono ritrovati lontani dalla propria madre patria, dai propri familiari e senza la possibilità di poter lasciare la nave stessa, posta sotto sequestro dalle autorità portuali. In questi casi infatti l’equipaggio è costretto ad un vero e proprio stato di reclusione e di abbandono e solo grazie alla collaborazione di associazioni umanitarie e volontari è possibile risolvere le intricate ed interminabili trafile burocratiche internazionali per addivenire alla soluzione della loro forzata detenzione.

Il programma del convegno affronterà tutte queste problematiche e prevede, dopo il saluto del Assessore alle politiche sociali Pietro Santi, l’intervento del Comandante Enrico Moretti (Presidente del Comitato Welfare Territoriale di Savona) sul tema “Welfare marittimo: realtà e prospettive”, a seguire parlerà Don Giacomo Martino (Direttore Nazionale Apostolato del Mare italiano) su “Marittimi abbandonati, né in terra né in mare…” e Andrea Anaj Robba della Stella Maris  di Savona illustrerà il Progetto Presenza invisibili. Concluderà il convegno il Vescovo della diocesi di Savona-Noli Mons. Vittorio Lupi.

“È molto importante – afferma l’assessore Pietro Santi- soffermarci su questo problema poco conosciuto per far sì che tutti vengano sensibilizzati. Quello dei marittimi abbandonati e costretti a non lasciare la propria nave è infatti un problema in crescita che coinvolge sia i marinai sia le proprie famiglie. E’ assurdo – continua l’assessore- che per non vedere svanire la possibilità di tutela dei loro diritti, i marinai non possano lasciare queste navi fantasma, restando a bordo senza viveri e in condizioni molto precarie. Oggi è solo grazie all’intervento dei volontari se si riesce a garantire sostegno a queste persone che spesso, per molto tempo, sono costretti a non abbandonare le navi non potendo vedere le proprie famiglie e rischiando lo stato di clandestini qualora provino a sbarcare”.