di Mary Caridi – La frana di Lusignano Villanova è ancora stabilmente al suo posto come a novembre, quando è caduta. I cittadini interessati dall’evento, ritengono che i tempi di ripristino siano non solo inaccettabili e lenti, ma che penalizzano il ritorno alla normalità, di una viabilità indispensabile per la piana d’Albenga.  Su richiesta del comitato per la rimozione della frana si è tenuto un incontro  questa mattina in Prefettura, ma il Vice Prefetto non ha potuto far altro che ricordare ai presenti all’incontro, Fabrizio Isolica e Valerio Favi, che la competenza è della provincia. Il 17 febbraio il Presidente della provincia Angelo Vaccarezza e l’assessore competente, Carla Mattei, avevano affermato che i lavori iniziando in anticipo avrebbero permesso la conclusione della fase 1(disgaggio massi) e considerata affidabile la data di Pasqua per la riapertura di almeno un senso unico alternato. Il sogno di Vaccarezza era di veder riaperta la strada per il 24 aprile. Il risveglio per lui potrebbe essere di tutt’altro tenore, poichè la situazione è seria. Gli operai sono fermi il sabato e la domenica, lavorano fino alle 12 e dalle 14 alle 16. Non sempre, non tutti i giorni. Un’ opera urgente si sta trasformando nella solita lungaggine all’italiana? Sembrerebbe, considerato che il punto interessato dalla frana è stato ripulito e i massi giacciono in grande quantità a terra. Ma non è tutto. Un’altra parte della collina versa in condizioni di degrado, gli operai hanno fatto tracimare anche in quel versante sassi e pietre.

Una soluzione possibile – a detta di alcuni cittadini –  era quella di far intervenire chi si occupa di cave, considerato che ponendo mini cariche avrebbero ottenuto con meno risorse pubbliche il medesimo risultato. Poteva essere completato il muretto di recinzione che l’avrebbe messa in sicurezza, riempito il piazzale di terra per attutire eventuali cadute e la strada essere ripristinata in tempi brevi – affermano altri – . La popolazione si interroga sulle vere motivazioni dei tempi lunghi e non comprende l’eccessivo costo dei lavori per una frana che poteva tranquillamente essere rimossa in pochissimo tempo. Beffarda la battuta di un cittadino che ha esclamato: ” se questi sono i politici del buongoverno, ridateci quelli del “cattivo” governo, se la frana fosse caduta 40 anni fa, i nostri nonni e padri ci avrebbero messo meno tempo a toglierla”.