Liguria, soppressione Comunità Montane: come cambiano i servizi nei territori rurali

L’assessore regionale all’Agricoltura della Regione Liguria Giovanni Barbagallo, ha fatto il punto, a margine della seduta del Consiglio Regionale, sul dopo Comunità Montane, “soppresse- ha affermato- perché private di ogni forma di sostegno statale e per far fronte ai tagli della manovra governativa del maggio scorso con tagli al bilancio regionale per oltre 150 milioni”.

Una sorta di guida ai nuovi scenari del governo delle aree rurali. Secondo quanto emerso, la riassunzione da parte della Regione Liguria delle deleghe in agricoltura e incendi boschivi consentirà una significativa riduzione dei costi.

La Regione Liguria si è impegnata comunque e a ricollocare tutto il personale delle Comunità Montane rimasto in servizio e a continuare le prestazioni che gli enti montani erogavano su delega regionale attraverso sportelli decentrati sul territorio.

Per quanto riguarda le prestazioni delle comunità Montane su delega dei comuni, la continuità dei servizi potrà essere assicurata attraverso forma di associazionismi tra i municipi stessi.

“Infatti – spiega l’assessore Barbagallo – le associazioni dei Comuni previste dal nostro ordinamento, non nascono per sostituire le Comunità Montane, originariamente dotate di finalità istituzionali proprie diverse da quelle comunali, ma rispondono all’esigenza di gestire, in forma associata, funzioni fondamentali proprie dei comuni allo scopo di conseguire sensibili economie di scala nella gestione dei servizi“.

“E più forte dovrà essere la spinta a costituire forme di associazione – continua Barbagallo – tra Comuni in grado assicurare la continuità dei servizi più importanti finora erogati dalle Comunità Montane, dal trasporto scolastico, polizia urbana , alla raccolta dei rifiuti, solo per fare alcuni esempi. Come è stato concordato con l’Anci, la Regione Liguria non intende imporre un modello organizzativo rigido da applicare uniformemente in tutto il territorio ligure”.

E per quanto riguarda il riassetto del Sistema Regionale di Antincendio Boschivo, la Regione Liguria non esclude che si possa trovare in futuro un accordo con le Province che consenta una gestione più vicina al territorio dell’entroterra di queste importanti funzioni.

“Sarà comunque nostra cura fare il massimo sforzo per assicurare un adeguato presidio dei territori montani – conclude Barbagallo – per dare continuità alle politiche dell’entroterra portate avanti in questi anni dalle giunte del presidente Claudio Burlando“.