Sono aperte le prenotazioni alle visite guidate e gratuite a Castel Govone e alla Pieve del Finale, che il Comune di Finale Ligure organizza nell’ambito della XIII Settimana della Cultura. Sabato 16 aprile, alle 11 e alle 15, si potrà visitare la Pieve, monumento paleocristiano e altomedievale (ritrovo nella piazza attigua alla chiesa dei Padri Cappuccini in via Brunenghi, per informazioni: Ufficio turismo Comune di Finale Ligure, via Ghiglieri 6, tel. 019 6816004).

La Pieve del Finale è una scoperta relativamente “recente” essendo stata messa in luce negli scavi del 1940 e il 1945. Si trova esattamente sotto l’attuale Chiesa dei Padri Cappuccini e segna la località ad fines ove convennero da epoca remota gli abitanti dei dintorni per darsi un’organizzazione comune. Sacra a S. Giovanni Battista, fu per dieci secoli circa la chiesa battesimale di tutto il Finale. Oggi la Pieve si presenta come una grande aula rettangolare absidata e si sovrappone direttamente a livelli d’uso di età imperiale romana (I-IV secolo).  Gli scavi hanno riportato alla luce l’altare in muratura, la “confessione” per le reliquie dei martiri, i resti della “schola cantorum”, la vasca battesimale, un’iscrizione funeraria (epigrafe di Paula) con la probabile data della chiesa (517 d.C.), due tombe a cassa laterizia del IV e V secolo e i pilastri del successivo allargamento a tre navate (VII o VIII secolo).

Domenica 17 aprile è in programma la visita a Castel Govone, recentemente restaurato ed aperto al pubblico (ore 10, 11, 14, 15, 16 e 17, prenotazioni dal lunedì al venerdì all’Ufficio Turismo, via Ghiglieri 6, tel. 019 6816004, sabato e domenica al Centro Storico del Finale, cell. 347 0828855). Le visite sono organizzate in collaborazione con l’Associazione Culturale Centro Storico del Finale.

I restauri hanno portato alla scoperta di sale, frammenti di affreschi, pregevoli manufatti in pietra del Finale ed al recupero della vecchia cisterna, completamente piastrellata in ardesia.

Non è possibile stabilire la data precisa di costruzione di Castel Govone (da “Castrum Govonis”), sede dei Marchesi Del Carretto, che sorge, poggiando le sue basi su un gigantesco bastione curvilineo a scarpata, nel punto culminante del “Becchignolo”. Si dice che il castello sia stato edificato nel 1181 da Enrico II sfruttando precedenti strutture difensive. Sicuramente fu rafforzato con nuovi ridotti nel 1292.

Distrutto a più riprese nelle vicende belliche che contrapposero Finale a Genova, venne ricostruito contemporaneamente alla cinta muraria del Borgo nel 1451-1452 da Giovanni I, quindi ulteriormente modificato in epoca successiva, fino a quando nel 1715, venne in gran parte smantellato dai Genovesi che avevano acquistato il Marchesato e volevano cancellare il simbolo degli antichi avversari. Nella distruzione furono risparmiati parte dei muraglioni laterali e la Torre dei Diamanti (oggi la struttura meglio conservata), costruita con pietre riquadrate e sfaccettate a punta di diamante, che volge uno spigolo acuto, simile allo sprone di una nave, verso mezzogiorno, essendo costruita su pianta triangolare curvilinea. Si tratta di un ottimo esempio di architettura militare del tardo Medioevo. Molti materiali originari del castello, travature, pietre e colonne, furono utilizzati nel corso del tempo per l’edificazione di chiese, portali e ville finalesi.

* Foto Emilio Rescigno – Castel Govone: la Torre dei Diamanti