di Sandra Berriolo – Ogni giorno incontro signori di una certa età che, già di prima mattina, hanno il giornale sotto braccio; anche più tardi nella giornata vedo persone nei bar che leggono il giornale. Lo so che in Italia i quotidiani non sono poi così frequentati come vorremmo, ma sono immagini che mi rasserenano. Come vedete in questo momento anche io frequento, come moltissimi altri, i giornali on line quindi non posso che apprezzarne il servizio e la comodità. Ma mi sorgono delle ansie per il futuro.

Anno 2050 (ma anche meno), immaginiamoci là. Forse non esisteranno più i paesi di campagna ma se ci saranno ancora: la zia come me le fascerà le uova delle sue galline, gradito dono per le mie frittate? Sicuramente il pesce sarà ormai tutto radioattivo, ma se non fosse: l’amico pescatore con cosa mi incarterà il suo prezioso bottino? Se romperò un bicchiere con cosa fascerò i pezzi, in modo che non feriscano me o altri, prima di metterlo nella spazzatura? In caso di trasloco come riporrò nelle scatole il vasellame di cucina? Se andrò a fare un viaggio avventuroso senza le comodità dell’hotel cosa potrò mai usare per ripulirmi dalle tracce delle necessità quotidiane? Per pulire alla perfezione i vetri cosa potrò mai usare, senza lasciare ombre o pelucchi?

Come riparerò dall’aria il mio petto in caso di gita in bicicletta improvvisata? Cosa stenderò a terra in caso di rovescio di olio o altra sostanza perniciosa? Come riparerò i miei pavimenti al momento dei lavori di un artigiano che ripara qualcosa? Cosa metterò attaccati ai vetri del mio nuovo negozio, in attesa dell’inaugurazione? Cosa adagerò sopra gli armadi in modo che la polvere non si insinui nel legno? Cosa userò per dar vita alla fiamma del mio caminetto? Cosa farà da cuscinetto in caso di mobilio traballante?

Insomma sono in ansia, quasi quasi faccio scorta di giornali e li faccio anche elencare nel mio testamento per i miei eredi.

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo