[fp] – «Lo smemorato di Montalcino, al secolo Avogadro, pare che invece che in Toscana abbia passato gli ultimi dieci anni a Casablanca per rifarsi la “verginità”. Peccato che il piano regolatore che disciplina gli interventi edilizi di oggi lo aveva approvato Lui Sindaco con deliberazione consiliare n. 55 del 20.08.1998, dopo ampia presentazione alla cittadinanza e ampia discussione. E che ora non dica che non sapeva, o che non si era accorto dei risultati possibili, perché farebbe ancora più brutta figura». Commenta con sarcasmo il Coordinamento Popolo della Libertà e Lega Nord per le Elezioni di Alassio lo “stop al cemento selvaggio” lanciato tra i punti programmatici dal candidato sindaco Roberto Avogadro e dalla lista A come Alassio.

«Peraltro – proseguono i sostenitori del candidato sindaco del centro destra Luca Villani – era più o meno lo stesso piano, proposto dal Partito Comunista, con redattore il Compagno arch. Buscaglia, approvato nel 1999 (crediamo), dalla amministrazione a guida della vicesindaco Lorena Nattero del P.C.I., lo stesso partito comunista che oggi appoggia “sfacciatamente” Avogadro, come si può percepire dalla “fauna” che affolla (si fa per dire) i gazebo della lista A come Avogadro; con la differenza che il piano Regolatore, approvato dal Sindaco Avogadro, per voto regionale, ha ridotto del 30% la volumetria prevista dal piano precedente, quello del 1999 dei Comunisti, non approvato dal CORECO perché mancava la perizia geologica (sich!). E quindi lo smemorato di Montalcino finge di avere una amnesia e di non ricordare che Lui era il sindaco che ha approvato questo piano regolatore con gli interventi da Lui citati, per esempio quelli della collina alle Due Vie, prossimamente sotto Madonna delle Grazie, al Palazzo, per non parlare della lottizzazione della “Perla” in cima a via Neghelli. Ora vorrebbe impedire quello che Lui ha approvato; quantomeno singolare questo pentimento tardivo e finalizzato alla campagna elettorale».

Parziale convergenza sulle necessità abitative degli alassini, rimane la distanza sulla necessità o meno di proseguire sulla questione dei “box interrati”: «Il fatto poi che si voglia dare una risposta ai giovani e meno giovani residenti con l’edilizia convenzionata non è certo una Sua scoperta; è una necessità che chiunque avverte, e questa amministrazione ha recentemente approvato uno studio per 100 abitazioni in edilizia convenzionata, all’interno di volumetrie già previste dal piano regolatore, e comunque ha già appaltato a Loreto un lotto, assegnato alla Cooperativa Abitat 2000 di Alassio, per 9 appartamenti in edilizia convenzionata per i residenti, quando avrebbe potuto vendere questa operazione sul mercato libero per un valore di circa 2.100.000 (duemilioni e cento) di euro (700 mq. a 3.000 euro al metro quadrato)». «Per quanto attiene ai box interrati, non si capisce che fastidio possano dare: nessun impatto ambientale in quanto interrati… se ad Alassio le case costruite negli anni 60 e 70 avessero avuto i box, oggi non ci sarebbe questa esigenza; per quanto riguarda piazza Stalla la revisione del progetto porterà ad una copertura verde della piazza, un giardino che amplierà quello esistente, visto che pare che lì a borgo Coscia i posti auto a rotazione non servono», conclude il Coordinamento PdL e Lega a sostegno di Villani sindaco.