Tutti a pesca facilitata da domani nel lago di Osiglia: “purtroppo”, commenta l’ENPA. La Protezione Animali savonese «esprime la sua civile protesta contro il “consumismo ittico” che le amministrazioni locali (Comune, Provincia, associazioni di pescatori, Pro Loco varie, etc.) propugnano in questa zona umida artificiale, individuata come sito d’importanza comunitaria. E contesta i massicci ripopolamenti di trote effettuati nelle scorse settimane che, nel rispetto delle disposizioni di  legge sui SIC, non dovrebbero essere permessi da Regione e Provincia».

Per l’ENPA occorrerebbe invece «puntare ad una diversa valorizzazione del lago, che favorisca l’osservazione e non la cattura della preziosa fauna ittica, che non dovrebbe essere “inquinata” da poveri animali d’allevamento “pronta pesca”; e in superficie attività pacifiche ed ecologiche: nuoto libero e snorkellig, canottaggio e kajak; percorsi attrezzati per escursionisti lungo la costa e sulle alture circostanti e trattorie tipiche con le buonissime (e molto spesso vegetariane) specialità ga-stronomiche locali».

«La Valle – sostiene l’ENPA – si sta invece trasformando in un macello di animali all’aria aperta, con pesche facilitate ovunque (Bormida, Roccavignale, etc.) e riserve di caccia (Piana Crixia e Mioglia) con caprioli e fagiani fucilati per divertimento».