Boom di adesioni e richieste per l’iniziativa “Quella pianta nel Centro Storico”, un percorso botanico e biodiversità realizzato dal Comune di Albenga, nell’ambito dell’iniziativa “Adotta una pianta”, in collaborazione con le Scuole Elementari e i commercianti del territorio, con la partecipazione dei Vivai Montina, della Fattoria Didattica “Giardino dell’Orchidea” di Sandro Ferrando, del CIV “L’Isola”, dell’Associazione “Vecchia Albenga” e dell’Associazione “Tra le Torri”.

Il progetto – condotto sotto la supervisione di Massimiliano Nucera, Presidente del Consiglio Comunale con delega al Centro Storico, e Nicola J. Podio, Consigliere Comunale con delega al Verde Pubblico e alla Pubblica Istruzione – ha preso il via la scorsa settimana e rappresenta la seconda fase dell’iniziativa “Adotta una pianta”, avviata nel Luglio 2010 e conclusasi con l’adozione, da parte dei negozianti che hanno aderito per un periodo di tre mesi, di una pianta, nell’intento di concorrere al rilancio dell’immagine e della vocazione turistica del pregiato Centro Storico di Albenga.

“Considerato il grande successo riscosso dalla prima fase, l’Amministrazione Comunale ha deciso proseguire nell’iniziativa, proponendo agli esercenti interessati l’adozione di un’altra pianta per un ulteriore periodo di tre mesi”, spiega Massimiliano Nucera. “Così è nata ‘Quella pianta nel Centro Storico’, che vede coniugare l’adozione delle piante da parte degli esercenti del Centro Storico a un’azione formativa a beneficio delle scuole elementari del Comune di Albenga”.

“Con l’adozione di una pianta da parte della scuola, viene proposto, agli alunni coinvolti, un interessante percorso didattico sulla biodiversità e sul recupero delle tradizioni agricole del nostro territorio”, commenta Nicola J. Podio, Consigliere Comunale con delega al Verde Pubblico e alla Pubblica Istruzione, “attraverso la riscoperta di piante da frutto già coltivate nella piana ed oggi non più in ordinaria produzione, anche con il supporto culturale e di antica conoscenza delle Associazioni ‘Vecchia Albenga’ e ‘Tra le Torri’”.

Con l’avvicinarsi dell’attesa edizione 2011 di “Fior d’Albenga”, l’Amministrazione Comunale ha inteso approvare e fare propria anche la seconda fase dell’iniziativa, riconoscendo che, oltre alla valenza didattica, in concomitanza dei mesi primaverili, la presentazione di “piante da frutto e non” lungo le vie del Centro Storico contribuisce al suo decoro e bene si coniuga con le manifestazioni a calendario.

Sono circa 90 gli esercizi commerciali che hanno collaborato all’iniziativa, per la creazione di veri e propri percorsi tematici nelle vie tra le mura. Oltre un centinaio le piante trasferite nel Centro Storico, tra le quali alcune di grande pregio e di oltre trent’anni di età. Otto le vie coinvolte, ciascuna delle quali è gemellata a una scuola: Via del Melo (Via Medaglie d’Oro) con Scuola Paccini, classi 3a B e 5a B; Via Piante Tropicali (Via Torlaro) con Scuola Vadino classe 5a; Via Orchidee Botaniche (Via Enrico d’Aste) con Scuola Don Barbera, classi 2a A e 2a B; Via Orchidee Commerciali (Via Bernardo Ricci) con Scuola di Bastia, classi 4a e 5a; Via del Pero (Via G.M. Oddo e Piazza San Francesco) con Scuola di Leca, classi 2a F e 2a E; Via del Prugno (Via Cavour e Pizza delle Erbe) con Centro Scolastico Diocesano, classe 5a; Via dell’Olivo (Via Palestro) con Scuola Campochiesa, classe 2a; Via del Pesco (Largo Doria) con Scuola Carenda, classe 2a.

Un successo al di là delle più rosee previsioni, che ha portato anche i commercianti di altre vie a chiedere l’estensione del progetto ad ulteriori strade e viali. Tra le varietà presenti nel Centro Storico:

  • Susino regina Claudia nera. Introdotta in Francia attorno al 1500 e dedicata alla regina Claudia, moglie di Francesco I. Secondo alcuni è entrata in Francia direttamente dall’Oriente, vecchia varietà ancora diffusa localmente. La regina Claudia è una varietà antica in Italia, forse già conosciuta dai latini. Polpa succosa e dolce, con maturazione a inizio Settembre.
  • Melo Carlo. Frutto piccolo irregolare, con buccia giallo – paglierina screziata di rosa, polpa molto dolce, succosa, di color bianco- crema. Secondo alcuni autori (Gallesio) è originaria di Finale Ligure e viene riconosciuta come “la regina delle mele croccanti”. Maturazione verso Ottobre.
  • Melo ruggine. Frutto antichissimo, quasi dimenticato. Le prime coltivazioni nell’Ottocento. Frutto medio, colorazione marrone- ruggine, con striature gialle. La maturazione avviene a Ottobre. Nel 2002 è stato costituito il “Consorzio di tutela e valorizzazione e salvaguardia del frutto”. Soprannominata ‘Pum ruslen’, che in dialetto genovese significa “mela arrugginita”.
  • Pero regina coscia (Pyrus pyrifolia). Di origini orientali, già si coltivava in Cina 3000 anni fa. Frutto medio, colorazione dal verde al giallo canarino. Maturazione nella prima decade di Luglio. Nel territorio albenganese se ne trovava una certa coltivazione lungo la strada che da Albenga conduce sino a Lusignano. Un centinaio di piante facevano siepe lungo la Strada Provinciale. Pianta molto fruttifera.
  • Pero trinca. Frutto medio dalla colorazione gialla, con una parte rossastra. Maturazione nella seconda decade di Maggio.
  • Platicarpo. La platycarpa è un frutto a forma fortemente schiacciata. Molto probabilmente proveniente dalla Cina, in alcune zone è conosciuta da decenni, se non da secoli. La si ritrova menzionata nella pubblicazione di Giorgio Gallesio. Frutto medio-grande, di color rosso rosato intenso, dalla caratteristica forma allungata ai bordi, noto anche come pesco “tabacchiera”.
  • Melo renetta del Canada. Superficie prevalentemente rugosa, con presenza di rugginosità anche estesa (grana), con lenticelle grandi molto evidenti. La polpa è di bianco crema, abbastanza zuccherina, acidula, di gusto particolarmente aromatico che conferisce elevate caratteristiche gustative. La renetta è ideale per la produzione di torte, frittelle e molte altre specialità culinarie.

Sono altresì presenti molte orchidee che, pur appartenendo ad un’unica grande famiglia botanica, comprendono un grande numero di generi, specie e varietà sia coltivate che spontanee sicuramente una fra le più ricche del regno vegetale. Sono diffuse un po’ ovunque ma per la maggior parte sono originarie delle zone umide della fascia intertropicale. Il tempo di produzione: per le normali piante da fiori bastano 120 giorni per la fioritura; per le orchidee, le più veloci, ci vogliono almeno mille giorni, mentre quelle più lente hanno bisogno di un periodo compreso tra i tremila e i quattromila giorni. Per la piena maturazione e fioritura di alcune piante occorrono decine d’anni. Alcuni esemplari botanici di orchidee consegnati in via E. D’Aste: Bulbophillum makoyanum; Miltonia flavescens, Oncidium sphacelatum; Epidendrum ibaguense; Phalaenopsis schilleriana.