Mercoledì 20 aprile alle ore 17,30 al Museo dell’Olio Sommariva di Albenga per il ciclo “I mercoledì della storia 2011” si terrà una conferenza-dibattito con lo storico Pier Franco Quaglieni, direttore del Centro Pannunzio e il giornalista Romano Strizioli sul tema “Risorgimento e Resistenza: esiste una continuità”.

Il dibattito verterà “sul senso della continuità storico-ideale tra secondo e primo Risorgimento:il Risorgimento, di cui quest’anno si celebra il 150° anniversario-anticipa il prof. Quaglieni- si pose, come la Resistenza, l’obiettivo primario di cacciare lo straniero dal suolo italiano. Ambedue gli eventi storici furono animati da orientamenti politici differenti: Esercito regolare e garibaldini, liberali, repubblicani, federalisti e cattolici liberali nel moto risorgimentale, comunisti, socialisti, azionisti, cattolici, liberali, monarchici, repubblicani, anarchici, Esercito regolare del Corpo di Liberazione Nazionale nella Resistenza: di fronte alla necessità di liberare il suolo d’ Italia dalla dominazione nazi-fascista scesero in armi partigiani di diverso e contrastante orientamento, senza contare i militari che diedero alla Liberazione un forte contributo di uomini e di sangue”.

“Certo, per quanto riguarda l’aspetto della guerra civile, i due accadimenti storici divergono, ma va considerato che a creare le condizioni della guerra civile fu la repubblica sociale, erede diretta di vent’anni di dittatura, per non riandare alle violenze del I dopoguerra tra il 1919 e il 1922. E a riguardo della guerra civile- sostiene Quaglieni- bisogna ricordare che solo una contestualizzazione storica può farci capire le ragioni di quella pagina di storia,nel rifiuto di certi sensazionalismi giornalistici che possono essere, sì, materiali per la storia,ma non certo storia essi stessi perché privi della indispensabile riflessione storiografica, come ha sostenuto autorevolmente lo storico Gianni Oliva”.

“Inoltre, va rammentato che l’anima repubblicana, federalista, progressiva del Risorgimento (Mazzini, Garibaldi, Ferrari, Pisacane) ebbe nella Resistenza, nella Repubblica e nella Costituzione la possibilità di far sentire la propria voce rimasta soccombente nel processo di unificazione ottocentesca. Risorgimento e Resistenza sono due fenomeni storici molto diversi tra loro (basterebbe pensare alla critica nei confronti del Risorgimento di Gobetti e di Gramsci che ispirarono idealmente la Resistenza), ma esistono anche, oltre che motivi di discontinuità (a cent’anni di distanza sarebbe stato impossibile ripercorrere le stesse strade in una temperie politico- culturale totalmente diversa) delle ragioni di continuità che legittimano chi parla di un nuovo Risorgimento, riferendosi alla Resistenza, la quale riprese, anche nei nomi, alcuni elementi costitutivi del I Risorgimento:dai garibaldini al partito d’azione”.

“Solo un sereno dibattito storico- senza pregiudizi politici e senza intenti di per sé celebrativi o denigratori, può consentire di capire il senso della nostra storia unitaria dagli albori del Risorgimento alla Costituzione della Repubblica del 1948”, conclude Quaglieni.

L’evento culturale di Albenga è il primo in Provincia di Savona ad invitare ad una riflessione sui rapporti tra I e II Risorgimento.