Alassio: è polemica “elettorale” sulla caporetto dell’ultimo Consiglio Comunale

di Fabrizio Pinna – In pieno clima elettorale, infuria la polemica ad Alassio sul rocambolesco epilogo che nell’ultimo Consiglio Comunale ha visto lunedì sera la chiusura anticipata dell’assemblea cittadina con un nulla di fatto sulle votazioni dei 14 punti all’ordine del giorno per l’uscita di scena della maggioranza e la conseguente mancanza del numero legale.

All’attacco Roberto Avogadro, candidato sindaco per la lista “A come Alassio” che scaglia le sue saette contro “l’ignominioso naufragio dell’amministrazione PDL – Lega”, subordinata a suo dire alle direttive dell’ex Sindaco Marco Melgrati: “il tentativo di forzare la mano portando in Consiglio Comunale 14 punti a meno di un mese dalle elezioni tra cui diverse Varianti al P.U.C. e la modifica della bozza di convenzione per Villa Brunati, tutte cose che interessavano solo all’architetto Marco Melgrati sono stati subiti supinamente dai vecchi membri della maggioranza e dai nuovi pretendenti alla successione, che poi sono in gran parte le stesse persone”. “Una totale sudditanza nei confronti del ‘super – architetto’ da parte di tutti gli altri compagni di cordata” da parte di un’amministrazione che “in cinque anni ha battuto ogni record per ciò che riguarda le varianti al P.U.C. portate in consiglio comunale, tanto da stravolgere di fatto lo strumento urbanistico Alassino”, accusa Avogadro, e che “se la Lista Melgrati dovesse malauguratamente vincere le prossime elezioni” preannuncia per la città del Muretto un futuro di “cantieri e cemento ovunque”.

Il candidato Sindaco per il centrodestra ad Alassio e assessore comunale Luca Villani respinge le critiche cadute a pioggia battente – e non solo da parte del suo antagonista alle elezioni Avogadro – e prova a minimizzare: la convocazione del Consiglio “era dettata da ragioni di necessità e obbligatorietà” dice, giurando sulla “totale buona fede dell’amministrazione comunale e della maggioranza”, le pratiche andavano affrontate. Il pasticcio, insomma, sarebbe nato dalla “mancanza di responsabilità da parte di alcuni”. E Villani rovescia così le accuse, appunto, su “alcuni” suoi ex colleghi di maggioranza: “I numeri risicati sono stati causati dalle scelte di chi ha deciso di prendere altre strade, e di chi, escluso dalle liste elettorali, ha deciso di voltare le spalle alla maggioranza e irresponsabilmente non presentarsi alla seduta. È un peccato che, anche in questa occasione, le motivazioni personali di alcuni abbiano avuto la meglio sulle questioni urgenti relative alla vita di Alassio e dei suoi cittadini”.

Pretestuose e inappropriate le critiche di Avogadro, insiste il candidato sindaco del centrodestra Villani: “Duole infine sottolineare che il candidato Sindaco della lista marchiata Partito Democratico quasi gioisca di fronte al modo in cui si è concluso il Consiglio Comunale: come ha giustamente notato Giancarlo Garassino, se la seduta è terminata prematuramente non è certo merito di una lista elettorale. E non mi sembra neppure il caso di parlare di ‘merito’, nel contribuire a impedire il regolare svolgimento di un confronto democratico nella sede più opportuna e nobile, ovvero il Consiglio Comunale. Mi pare ci sia ben poco di meritevole in tutto ciò, e proprio nulla per cui esultare”.

“Veramente comico come quelli della lista Melgrati cerchino di rivoltare la frittata in relazione alla loro figuraccia nell’ultimo Consiglio Comunale di Alassio”, ribatte da parte sua Roberto Avogadro ironizzando sul fatto che la maggioranza sia arrivata “a meno di un mese dalle elezioni con pratiche, da loro definite urgenti, ancora da concludere”: “Forse non sapevano già da tempo della situazione delle spiagge comunali e non sapevano che la Sca fa acqua da tutte le parti. Non lo sapevano quando hanno riconfermato il consiglio di amministrazione per tre anni condizionando pesantemente, per puri scopi elettoralistici, il futuro di Alassio”.

Una “responsabilità” indiretta della sua lista per la mancanza del numero legale in maggioranza? “Si tranquillizzino, non c’è nessuno che vuole prendersi questo merito” attacca ancora una volta Avogadro: l’epilogo dell’ultimo Consiglio Comunale “è tutta e solamente colpa loro, della loro pochezza e della loro arroganza. La responsabilità di fronte agli Alassini è tutta la loro e della loro totale irresponsabilità”.

2 Commenti

  1. Nessun pasticcio, solo l’umana e (poco) comprensibile reazione di personaggi della maggioranza che sono stati esclusi dalla lista perchè indagati e/o manifestamente pasticcioni (o peggio).
    Certo che il vice sindaco reggente Aicardi poteva capire meglio la situazione ed evitare la brutta figura, ma si da il caso che anche lui sia tra i trombati dal PDL…

  2. Villani
    gli ex della maggioranza sono ora ben consci dei pasticci portati avanti in maniera inconsulta da Melgrati e& C., perchè hanno aperto gli occhi e quindi da persone consapevoli dei rischi che corrono ad avallare ulteriori operazioni immobiliari e pretestuose se ne chiamano fuori in tempo limite per non aggravare il già precario stato in cui ersa il comune che è ormai un vero e proprio colabrodo

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