La giornalista televisiva Carla Urban per tre giorni è stata ospite di Albenga, dove in tempi recenti ha girato uno splendido servizio sulle bellezze del centro storico e sulle specialità enogastronomiche locali (dalla farinata ai baxin e all’olio). Nella splendida cornice del palazzo Scotto Nicolari, introdotta dal dott. Roberto Pirino delegato dell’Accademia Italiana della Cucina, ha illustrato ad un pubblico molto partecipe, le specialità, le tradizioni e la cultura della regione dove attualmente vive e che ama promuovere: Schio e le prealpi vicentine. Durante una cena, appositamente organizzata, ha presentato la delicatissima sopressa di Schio, il formaggio Castelgrotta stagionato in vecchi rifugi antiaerei, la colomba al chinotto e i biscotti zaletti della Pasticceria Loison. Il tutto bagnato dal celebre Durello e, soprattutto, dall’entusiasmo della conduttrice che ha contagiato tutti con l’amore per la terra in cui risiede.

Carla Urban, attenta a tutto ciò che è particolare e curioso, ha voluto fare anche l’esperienza dell’originale idea “scelto – cotto – mangiato”. Perciò si è recata nella pescheria Barone, nel cuore del centro storico albenganese, dove ha scelto personalmente il pesce che pochi minuti dopo le è stato cucinato da Milena del ristorante San Teodoro in piazza delle Erbe. E’ nata così l’idea, grazie alla collaborazione della scrittrice albenganese Sandra Berriolo, di un gemellaggio enogastronomico tra Albenga e Schio, da realizzare la prossima primavera. Una delegazione albenganese si recherà nel vicentino per fare conoscere i prodotti del comprensorio ingauno: asparagi violetti, carciofi, trombette, aglio di Vessalico, pomodori cuore di bue, olive taggiasche, fiori, erbe aromatiche, pesci del mar ligure e dolci tipici…

Il gruppo sarà guidato, oltre che dalla dott.ssa Sandra Berriolo, da Gino Rapa e Dino Vio dei Fieui di caruggi, le cui iniziative sono state molto apprezzate da Carla Urban, così come gli asparagi che la signora Giuliana De Zotti ha preparato appositamente per lei, cotti semplicemente a vapore, nella celebre cantina di Vico del Collegio. Ovviamente la giornalista ha firmato la mattonella per “e ghe mettu firma”, raccolta di autografi famosi dedicata ai Fieui di caruggi.