Recuperare le ricette tradizionali della Val Bormida attraverso un progetto didattico multidisciplinare che coinvolga gli allievi in una ricerca sul territorio. E’ questo l’obiettivo del progetto presentato dallo Ial di Carcare, in collaborazione con l’Associazione Produttori Valle Bormida e Giovo.

Il progetto, che verrà sviluppato a cominciare dal prossimo anno formativo con l’obiettivo di essere completato in un triennio, punta a scoprire e recuperare le ricette tradizionali dei vari paesi della Val Bormida, partendo dalle conoscenze personali e dai legami famigliari di ciascun allievo del Corso per Operatori della Ristorazione. Spiega Mariella Ghiso, responsabile dei corsi triennali: “In ciascun paese c’è una ricetta tipica oppure un piatto della tradizione piemontese o ligure rivisitato in chiave valbormidese che viene cucinato in maniera unica da una zia, una vicina di casa. Coinvolgendo queste persone “speciali” nel progetto, cercheremo di individuare le ricette tradizionali e, con l’aiuto dei nostri chef, di ‘tradurle’ in ricette utilizzabili da tutti con ingredienti e grammature specifiche”. Al termine del progetto, i ragazzi potranno produrre un ricettario valbormidese, magari anche con ricette raccontate per immagini.

Altro aspetto interessante del progetto è la valorizzazione dei prodotti locali e delle erbe di campo, materia prima considerata povera ma in realtà ricca di sapori. Nei giorni scorsi, gli allievi hanno già cominciato ad effettuare alcune esperienze sul campo, recandosi nella tartufaia di Cosseria in compagnia di Maurizio Bazzano, presidente dell’Associazione Produttori, per raccogliere erbe spontanee che sono state poi trasformate in sfiziosi antipasti, ricchi primi e gustosi secondi.