Stabilimenti balneari, Pd: necessario tavolo istituzionale per riordinare la materia

“Abbiamo richiesto un impegno al Presidente Burlando ed alla Giunta perché, sul tema della gestione degli stabilimenti balneari, venga istituito un apposito tavolo istituzionale, con la partecipazione dei rappresentanti delle Regioni, degli enti locali e delle associazioni dei gestori, finalizzato a prevedere il riordino della materia e a concordare le modifiche per escludere le concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo dalla Direttiva Servizi europea o, almeno, a prevedere per esse un’apposita deroga – questo quanto dichiarano, per il Gruppo del Partito Democratico in Regione, Nino Miceli, capogruppo, Sergio Scibilia, Presidente Commissione Attività produttive e consigliere, Lorenzo Basso, segretario regionale e consigliere, primi firmatari dell’ordine del giorno sul tema in questione, presentato in Consiglio regionale.

“Dal punto di vista legislativo, la situazione è decisamente complessa; il pieno adeguamento del nostro ordinamento alle indicazioni europee comporterà gravissime ripercussioni su questa realtà socio-economica tipica del settore turistico nazionale e, soprattutto, ligure. Nel corso ormai centenario della loro attività, i concessionari, per lo più piccoli imprenditori, hanno garantito un elevato livello qualitativo di accoglienza a favore dei cittadini e dei turisti, con ricadute positive sulla tutela del paesaggio costiero. In mancanza di certezze sul ritorno economico dell’ingente investimento da effettuare e a fronte di una durata certa della concessione di soli sei anni, è presumibile che non saranno più disposti ad investire nella loro attività, poiché corrono il rischio concreto di vedere vanificato tutto il lavoro svolto e le risorse impiegate. Questo rappresenta un serio pericolo economico, occupazionale e ambientale su cui richiamiamo massima attenzione – concludono Miceli, Scibilia e Basso.

Nota tecnica – Si specifica che l’ordine del giorno presentato dal Gruppo PD pone la necessità di individuare i contenuti della nuova disciplina di regolamentazione delle concessioni demaniali marittime, con particolare riguardo ai tempi di applicazione alle aziende in esercizio, ai criteri per il rilascio di nuove concessioni, alla loro durata e alla loro eventuale revoca, all’importo dei canoni concessori, al diritto di prelazione e al riconoscimento del valore commerciale nei vari casi di aggiudicazione o revoca, ai criteri di subingresso in caso di vendita o affitto, alla devoluzione alle Regioni e agli enti locali delle residue competenze.