In tutto l’Istituto comprensivo Luzzati, come dappertutto, hanno avuto ottimo successo e ampia partecipazione le celebrazioni dell’Anniversario della Liberazione. I giorni 19 e 20 sono stati scelti dall’Istituto per organizzare in tutti i plessi e sezioni incontri con testimoni della Deportazione e della Resistenza, nonché con storici ed esperti,con la collaborazione di ANED, ANPI e CESP. Alle scuole elementari di Murialdo, ha iniziato il deportato Leontino Barlocco, Internato Militare Italiano a Creta. Trova così voce una tragedia di menticata: quella di migliaia di prigionieri italiani che, imbarcati per essere deportati in Germania, trovano la morte nell’affondamento delle navi nel Mediterraneo orientale. La toccante esperienza è stata ripetuta l’indomani alle scuole elementari di Cengio. A Millesimo, è intervenuto il partigiano Cominetti nel ricordare il significato del 25 aprile. A Calizzano,la Presidente dell’ANPI Irma Dematteis ha presentato Teresa Lerma.

Alle medie di Cengio, una strutturazione complessa della celebrazione, durata quattro ore e mezza, ha intercalato partigiani quali Adriano Tardito, Antonio Tribuno e Ildo Ranuschio, con storici quali Fulvio Sasso, il tutto presentato dalla prof.DeMatteis e coordinato dal prof. Franco Xibilia del CESP. Protagonisti sono stati gli allievi e le allieve, che hanno letto brani da “Nebbia sulla Pedaggera” per ricordare Gildo Milano, “La scuola fascista” per ricordare Davide Montino, le biografie di Ildo Ranuschio e Adriano Tardito preparate da Irma De Matteis. È stato ricordato il pacifista Vittorio Arrigoni, morto a Gaza ed è stata ricordata la tragedia alla Thyssen Krupp di Torino, con una condanna a 16 anni di carcere. Il prof. Xibilia ha relazionato su “Il 25 aprile in provincia di Savona”, tentando di far rivivere il contesto storico degli avvenimenti. È rivissuto il Biondino nelle domande dei ragazzi a Fulvio Sasso e sono state ricordate le stragi nazifasciste,dall’ultimo libro di Sasso. Alle 12, un minuto di silenzio in tutto l’Istituto per ricordare Gildo Milano, Mario Ferraro, Ugo Cerrato e Augusto Pregliasco, testimoni che non verranno più.