di Guglielmo Olivero – Maggio è tempo di bilanci per lo sport, non solo quello di grande livello. Con la conclusione dei campionati a squadre (calcio, pallavolo, pallacanestro) e di altre discipline al coperto (vedi ginnastica) si può avere un dato, una proiezione di cosa funziona e di cosa invece c’è da rivedere.

L’analisi parte dal calcio che ha perso, rispetto ad altre discipline, il suo ruolo centrale. L’Albingaunia (nata dalle ceneri dell’Albenga) ha vinto il campionato di Terza Categoria, ma aver spezzato le reni al Letimbro o al Martina Sassello non è certo il traguardo di chi vuole vedere la compagine bianconera militare almeno in Eccellenza. Ma la matassa non è facile da sbrogliare, per vari motivi.

Chi chiede all’amministrazione comunale di intervenire a livello economico sa che non può ricevere risposte positive. Altre sono le priorità e, per rimanere nello sport, meritano attenzione e contributi anche le altre discipline. Rimane la carta delle famose cordate imprenditoriali che però non osano, rimangono al palo, aspettano di vedere come evolve la situazione. A tirare la baracca, per il momento, sono gli appassionati, coloro che tengono alla storia di questa società e che hanno permesso il suo salvataggio l’estate scorsa. Ma questi soggetti, da soli, non possono farcela. Qui rimaniamo aperti ad un dibattito, magari a delle soluzioni che potrebbero essere ad un angolo. Diteci la vostra, se volete.

Aspettando novità applausi vanno alla pallavolo ed alla pallacanestro, soprattutto per quanto fatto vedere nei settori giovanili. L’Albenga basket, riprendendo il lavoro certosino compiuto da Andrea Lupi, ha colto importanti risultati negli Under 14 e 13 che, con le loro partite, hanno riempito spesso il Palamarco. Le belle e brave pallavoliste della Big Mat hanno recitato un ruolo di primo piano nella C femminile, concludendo a ridosso delle prime. La prossima stagione, giurano in molti, sarà la volta per tentare il salto nei nazionali.

Rimangono poi gli ottimi risultati della Ginnastica Ligure, tanti da far girare la testa ma per ricordarsi di un applauso alle istruttrici, Elena Ghidetti e Rossana Lo Vetere. Complimenti anche per la Lene 2000 diretta da Elena Pizzo che un paio di settimane fa ha portato gli onori della città in Svizzera, ad un prestigioso meeting internazionale. La vela, con il Circolo Nautico di Albenga, sta per vivere un momento di cambiamento e presto il presidente Giulio Diomedi svelerà le novità. Il ciclismo è delegato ormai ad Alassio ed Andora mentre crescono arti marziali (Team Lo Bue), le moto (I Centauri di Albenga) e il nuoto.

Rimane comunque viva la considerazione che, soprattutto per una minor dedizione dei giovani del posto allo sport, il periodo non sia dei più felici.