Il Comune ingiunge al condominio di tagliare un albero pericolante ma, dopo averlo tagliato, si accorgono che, perfettamente mimetizzato, c’era un nido di gazze (nella foto). È accaduto a Quiliano e gli abitanti dell’edificio, sinceramente dispiaciuti, hanno subito avvertito i volontari della Protezione Animali, che hanno recuperato il nido e i tre piccoli, che ora sono alimentari artificialmente presso la sede dell’ENPA; con l’esperienza acquisita non sarà per loro difficile, anche se molto faticoso (gli uccellini debbono mangiare bocconcini di carne sei volte al giorno), svezzarli e liberarli ad autosufficienza raggiunta.

L’ENPA, che è «comunque contraria al taglio degli alberi se non per concreto pericolo di crollo, invita i Comuni, gli amministratori condominiali e le aziende di servizi agricoli, a controllare preventivamente, prima di intervenire, che la vegetazione non ospiti nidi contenenti piccoli alimentati dai genitori e ancora incapaci al volo; il danneggiamento dei nidi e l’uccisione degli uccellini è un reato perseguito dalla legge sulla caccia e dal codice penale».

«Stesso discorso vale per i lavori di manutenzione delle facciate e dei tetti degli edifici, che in questa stagione possono ospitare nidi con piccoli, soprattutto di rondini, rondoni, balestrucci, gabbiani e colombi. In ogni caso occorrerà attendere qualche settimana che le cure parentali dei nidiacei siano terminate ed i soggetti possano volare via. Meglio sarebbe escludere gli interventi nei mesi da aprile a luglio e programmarli negli altri mesi dell’anno o, in caso di urgenza, adottare soluzioni tecniche (le Guardie Zoofile dell’ENPA sono a disposizione per verificare caso per caso) per salvaguardare le zone dei nidi e l’accesso da parte dei genitori».