Convenzione tra il Comune di Savona e il Consorzio Associativo Officine Solimano

Le ex “Officine Solimano” si trasformano in un nuovo spazio culturale per la città: è questo l’esito della convenzione approvata oggi dalla Giunta Comunale di Savona insieme con il Consorzio Associativo Officine Solimano, una Associazione di promozione sociale costituita ai sensi della L.R. 383/2000 e costituita tra Nuovo Filmstudio, capofila, e le Associazioni Cattivi Maestri – Cantina teatrale, Raindogs, TrueLove). Le ex “Officine Solimano” sono situate nella vecchia Darsena, di fronte alla Chiesa di San Raffaele al Porto. La convenzione prevede la concessione in comodato gratuito al Consorzio dell’edificio, che si impegna per parte sua ad un investimento di 300.000 euro per l’adeguamento della struttura in modo da offrire alla città uno spazio culturale polivalente nel quale devono trovare collocazione oltre ad una sede cinematografica non commerciale, altre forme culturali e artistiche, teatrali e musicali, ove organizzare mostre e manifestazioni culturali organizzate da Associazioni e da privati, con il coordinamento delle relative attività a cura del Comune. La convenzione consentirà al Consorzio di poter finanziare e organizzare gli allestimenti necessari ad una piena operatività della struttura, che ragionevolmente si può prevedere attiva per la prima metà del 2012.

Le attività saranno così articolate. Al piano terra ci sarà un utilizzo primario come sala cinematografica e messa a disposizione per lo svolgimento di convegni e iniziative. La Sala del primo piano vedrà la presenza dell’ufficio, nel quale troverà collocazione anche una unità di personale del Comune, oltre ad una sala polivalente per rappresentazioni teatrali, esposizioni, mostre, riunioni e incontri; al secondo piano troverà spazio un ambiente per l’organizzazione di eventi musicali, incontri, spettacoli, con la possibilità di somministrare cibi e bevande nella zona del bar interno. E’ costituito nell’ambito della convenzione un Comitato di Coordinamento composto dall’Assessore alla Cultura del Comune di Savona in funzione di Presidente, il rappresentante dell’Associazione capofila, Nuovo Filmstudio, con funzione di vicepresidente, il Dirigente Comunale competente o un funzionario delegato, e un rappresentante delle Associazioni facenti parte del consorzio.

Il Comune potrà utilizzare per un certo periodo durante l’anno sia la Sala Cinematografica che la sala polivalente e gli spazi del secondo piano. Sarà inoltre garantito sempre per un certo periodo dell’anno l’utilizzo gratuito da parte di associazioni culturali no profit che ne facciano richiesta e che avranno la priorità rispetto ai soggetti privati ai quali verranno applicati canoni di concessione in via di definizione. La durata della concessione al Consorzio è di 15 anni dalla data di consegna dei locali. Giovanni Durante (ARCI) afferma: “C’è grande soddisfazione per la nascita di un consorzio che mette insieme esperienze diverse per sperimentare qualcosa di innovativo per Savona. Parliamo di cinema, teatro, musica, arti visive: sarà la casa della cultura savonese. L’idea è quella di un uso non esclusivo ma aperto a tutte le associazioni con proposte e progetti di qualità”.

Andrea Tessitore (Nuovo Filmstudio): “Anche noi esprimiamo felicità per la chiusura di un percorso lungo: per il Nuovo Filmstudio è davvero una svolta, una ripartenza pensando anche alla sua storia gloriosa. Avremo modo di fare un grande salto di qualità. Anche noi vogliamo collaborare con le altre realtà della città avviando un volano di proposte”. Jacopo Marchisio (Cattivi Maestri) aggiunge: “Credo sia importante che più associazioni riescano a collaborare assieme. E’ anche un modo per non ripetere se stessi o diventare autoreferenziali: questa è una occasione importante per essere una voce incisiva nel panorama culturale della città”. Marco Traverso (Rain Dogs) sottolinea infine che “Anche per noi è fondamentale riuscire a costruire qualcosa insieme con le altre associazioni sulla base di linee programmatiche comuni. E soprattutto è importante che una struttura del genere, aperta a tutti, si collochi in un’area strategica per la città come quella del Porto”.