Ecoalbenga, Vazio: Sindaco deve fare chiarezza e dare risposte a cittadini lavoratori e amministratori

di Franco Vazio – Benché la Sig.ra Guarnieri affermi con orgoglio di essere dalla parte dei lavoratori di Ecoalbenga e di avere in mano la situazione, per quello che abbiamo appreso dagli organi di stampa, mi pare che la situazione sia invece fuori controllo.

Usando un’immagine, si potrebbe dire che il Sindaco ha lanciato i lavoratori di Ecoalbenga a correre bendati in un fitto bosco.

Le decisioni che ha assunto il Comandante-Sindaco, senza che altri probabilmente ne sapessero nulla, sono conditi da tempi e silenzi inquietanti ed inspiegabili.

Il 15/10/2010 il Comune di Albenga indice la Gara di Appalto per l’affidamento del servizio di raccolta della nettezza urbana.

Tre giorni dopo (18/10/2010) il Sindaco riceve dalla Prefettura di Savona una nota dove si contesterebbe al socio privato di Ecoalbenga problemi relativi alle certificazioni antimafia.

Di tale comunicazione, certamente significativa, il Sindaco non informa alcuno: non la Giunta, non il Consiglio Comunale, non Ecoalbenga e neppure gli amministratori di Sua nomina all’interno della società.

Alla luce di ciò sarebbe stato lecito attendersi che il Sindaco accelerasse le procedure della gara avviata, ma invece accade l’esatto contrario.

Dopo un lungo silenzio, il 15 marzo, con assoluta incoerenza rispetto ai fatti di cui sopra, il Sindaco sospende la gara bandita.

Coloro che, come il sottoscritto non sapevano della nota della Prefettura, in tale occasione hanno pensato che ciò fosse finalmente il segno della decisione di prorogare il servizio in capo ad Ecoalbenga.

Invece come un fulmine a ciel sereno, il giorno dopo (!?!), il Sindaco, comunica al “mondo”, con tardività davvero inquietante, di aver ricevuto (tre mesi prima ..?!?) la nota della Prefettura ed in conseguenza di essa revoca il contratto ed il servizio in capo ad Ecoalbenga.

Poi, forse temendo che per i rifiuti Albenga diventi come Napoli e dintorni, proroga con Ordinanza il servizio ad Ecoalbenga.

Ora noi, come quasi tutti gli albenganesi, non conosciamo a fondo la natura della comunicazione della Prefettura, ma quanto accaduto ha davvero del paradossale e suscita le domande che con il Segretario del PD Andreis avevamo già posto:

– perché il Sindaco in un primo tempo ha osteggiato il rinnovo ad Ecoalbenga, cercando di non farla neppure partecipare alla gara, chiedendo nel bando certificazioni di cui la stessa era sprovvista?

– perché il Sindaco quando ha avuto conoscenza della nota della Prefettura, data anche l’ostilità nei confronti di Ecoalbenga, anziché accelerare la gara ne ha disposto la sua sospensione?

– perché il Sindaco dopo aver sospeso la gara, prima revoca il servizio ad Ecoalbenga per le motivazioni della nota della Prefettura e poi, come se nulla fosse accaduto (e la nota??…), proroga alla stessa il servizio?

Sarebbe opportuno conoscere ed approfondire il contenuto della nota della Prefettura, anche perché è dato sapere che il socio privato di Ecoalbenga, apparentemente colpito dalla predetta nota, svolge con assoluta tranquillità analoghi servizi di raccolta dei rifiuti per comuni del Nord Italia.

In tale contesto il Comandante – Sindaco ha cercato conferme, chiarimenti e formali riscontri dalla Prefettura ed dalla Procura della Repubblica competente?

Inoltre, come era ampiamente prevedibile, parrebbe che il socio privato abbia impugnato la revoca del contratto innanzi al Giudice Amministrativo e ciò con evidente rischio per il Comune di azione per danni.

Anziché questo cumulo di atti e silenzi inquietanti ed incoerenti servirebbe, una volta per tutte, una decisione, certamente nel solco della legittimità, ma che ponga al centro l’efficacia del servizio e soprattutto i lavoratori di Ecoalbenga e non al contrario intrighi di Palazzo.

I lavoratori, a prescindere da tutto, non possono essere presi in giro, non possono essere tritati e scaricati dai maneggi della cattiva politica e, in qualsiasi caso, devono essere tutelati: non a parole, ma con i fatti.

Albenga ed i tramortiti ed ignari amministratori di Ecoalbenga (tutti di nomina Guarnieri) credo che abbiano il diritto di conoscere la verità.

E non si dica che questa è demagogia !!!

* Franco Vazio – Vice Segretario Provinciale PD, già vicesindaco Comune di Albenga

5 Commenti

  1. @Roonf-Pirates si bravo e così da una società completamente privata a quanto ce lo portano il conto per la spazzatura???

    Ma certo diamo ecoalbenga e il depuratore ingauno tutto alla servizi ambientali di borghetto, così Vacca e Vaccarezza gongolano e controllano tutto ma almeno quando dite delle belinate ditele una alla volta

  2. Nonostante la sospensione,non vi è stato nessun disservizio per la città,e questo è fondamentale,inoltre sarebbe opportuno che il comune si liberi delle quote di tale società privatizzandola totalmente,i dipendenti sono comunque stati stipendiati,presumo che la società EcoAlbenga sia appetibile sul mercato ,magari cedendola al consorzio di Borghetto,ò al socio in questione,il comune farebbe cassa toglendosi una palla al piede !!

  3. pd, pdl, udc e anche le lega (considerando che è anche stata rinviata a giudizio per abuso edilizio e infanga il buon nome della lega), mandatela a fare la casalinga quella lì …è forse l’unica cosa che potrebbe riuscire a fare (con tutto il rispetto per le casalinghe) !!!

  4. bravissimo avvocato, carica a testa bassa e colpisci! Al PD e sopratutto ad Albenga servi ora più che mai!!!

  5. Ma cosa vuoi che risponda la sindaco, la sindaco di albenga aderira’ al al consorzio di borghetto proprio perche’ gestito dalla destra – anche se questo comportera’ un disastro nei servizi.

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