di Alfredo Sgarlato – Danila Satragno è molto nota come ex corista di De Andrè e oggi come vocal coach, cioè insegnante e allenatrice di tecniche per usare al meglio la voce, di varie cantanti tra cui Ornella Vanoni e la rivelazione (per chi non è di Savona e paesi vicini) di Amici Annalisa Scarrone, ma soprattutto è una cantane jazz. Sabato pomeriggio in Piazza delle Erbe Danila era invitata come autrice del libro “Voglio cantare” in cui spiega il proprio metodo di insegnamento, ma la presentazione è diventata un vero e proprio show.

Danila Satragno ha portato con sé Gabriele Gentile, che conoscevo come mago e si è rivelato valido pianista e alcune sue allieve; ha cantato, ha scherzato col pubblico coinvolgendo Gino Rapa, il consigliere Robello di Filippis e i bambini presenti, ha raccontato aneddoti sia buffi che dolorosi ed ha presentato due sue allieve: la piccola Zoe Nochi, nipote d’arte (suo nonno è il pittore Tore Nochi di Laigueglia), interprete di un musical tratto da Alice nel paese delle meraviglie, che malgrado la giovane età mostra una voce potentissima e una capacità di stare sul palco da interprete consumata. Quindi Chiara Cattaneo che affronta una sfida da far tremare i polsi, eseguendo la splendida “Natural woman”, cavallo di battaglia di Aretha Franklin, mostrando bella voce e buona tecnica.

La Satragno ha aperto lo show cantando “Summertime” e “Let it be” ed ha chiuso con una splendida versione di “La canzone di Marinella”, accompagnandosi al piano. La musica dei cantautori italiani non sempre è adattabile all’interpretazione jazzistica, poiché ha un armonia diversa; Danila riesce nel trasformare in jazz la straordinaria canzone di De Andrè, modificandone i ritmi e inserendo variazioni melodiche.

Se non si improvvisa non si fa jazz: ci sono tante cantanti, anche brave e belle come Norah Jones, che vengono spacciate per cantanti jazz solo perché fanno canzoni dal ritmo un po’ swingante, ma il jazz è un’altra cosa. Chi ha sentito Danila Satragno cantare Marinella ( o E se domani… altro suo cavallo di battaglia) avrà capito la differenza. Mentre si sparge per la piazza l’odore di fritto misto che i “foresti” considerano il simbolo dell’estate in Liguria, finale corale con “E penso a te”, su cui aleggia lo spirito di Mina, la madre di tutte le cantanti (ma non si intenda come una critica, Mina sta alla canzone femminile italiana come i Beatles a quella inglese). Danila Satragno è fiea di caruggi anche lei e la rivedremo presto.

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