Difficile intervento di soccorso, ieri in serata, all’isola Gallinara dove un pescatore sportivo di Alassio, caduto in mare probabilmente per un improvviso sbilanciamento della sua imbarcazione, dopo aver nuotato per circa un’ora è stato recuperato vicino ad una scogliera dell’isolotto, ormai esausto, dal gommone Hurricane – GC A09 della Guardia Costiera di Alassio.

L’allarme era scattato alle sette e un quarto quando il manovratore di una ruspa che lavorava su una spiaggia di Ceriale ha visto avvicinarsi lentamente, alla deriva, una piccola unità da diporto di circa sette metri, con motore acceso, ma sgranato, e cinque canne da pesca innestate. L’operaio, di origine rumena, seppure in uno stentato italiano ha raccontato con estrema precisione quanto vedeva all’operatore del servizio 118 che lo ha messo in contatto con le Capitanerie di Porto di Savona e Alassio. E’ scattato subito il massimo grado di allarme sia per la somiglianza con il grave incidente del mese scorso a Finale (un pescatore era scomparso in circostanze analoghe nella notte e sono ancora in corso le ricerche del suo corpo) sia per il fatto che rimaneva a disposizione una scarsa ora di luce.

Sono immediatamente uscite la motovedetta CP 863 dal porto di Savona e il gommone GC A09 da Alassio, mentre si otteneva rapidamente collaborazione anche dal Nucleo Elicotteri dei Carabinieri di Villanova d’Albenga, che in pochi minuti facevano sorvolare la zona di mare intorno alla Gallinara da un proprio veivolo.

Nel frattempo il personale della Capitaneria di Porto di Alassio grazie al nome dell’imbarcazione spiaggiata, risaliva all’identità del proprietario e informava dell’accaduto i familiari dello stesso, ottenendo preziose notizie sulle sue abitudini di pesca; si decideva pertanto di far partire le ricerche proprio dalla costa dell’isola Gallinara e in prossimità di uno scoglio, grazie agli ultimi minuti di luce, il gommone della Guardia Costiera vedeva la sagoma del pescatore. Recuperato a bordo, esausto, ma tutto sommato in discrete condizioni fisiche, il 59enne alassino veniva trasportato in porto ad Alassio ed affidato alle cure di un’automedica e di un’ambulanza del servizio 118; ancora più del naufrago sembravano provati ed emozionati i familiari, che si erano potuti rendere pienamente conto del grande pericolo corso.