Festa dell’Inquietudine: sabato inaugurazione con la mostra “Tarots” di Alessio Delfino

Toccherà ad Alessio Delfino, giovane artista ligure che Vittorio Sgarbi ha invitato a partecipare alla sezione regionale della 54^ Biennale di Venezia, aprire il 21 maggio a Finale Ligure la quarta edizione della Festa dell’Inquietudine, dedicata quest’anno al rapporto fra inquietudine e futuro. Delfino presenterà all’Oratorio de’ Disciplinanti di Finalborgo la mostra “Tarots”, curata dal critico Nicola Davide Angerame (inaugurazione ore 18).

Lo stesso giorno, alle 17, sarà presentato alla Sala delle Capriate il libro di Paolo Calcagno “La puerta a la mar. Il Marchesato di Finale nel sistema imperiale spagnolo”.

Dice il presidente del Circolo degli Inquieti, Elio Ferraris: “L’invito a partecipare alle iniziative della Biennale conferma la validità del lavoro di Delfino, artista che a Finale esporrà la sua interpretazione personale degli Arcani Maggiori del mazzo del Tarocco Marsigliese attraverso il linguaggio del nudo d’arte. La serie è un work in progress che finora ha dato alla luce dieci Arcani, che saranno presentati all’Oratorio nella loro dimensione originaria di 200 per 150 centimetri, voluta dall’artista per esprimere la forza soggiogante che le carte operano sul destino degli uomini”.

Dopo l’esposizione finalese (fino al 3 luglio, dalle 15 alle 19, chiuso il martedì), la mostra approderà il 22 settembre a New York, presso la Kips Gallery di Chelsea, con la quale Delfino già lavora da due anni.

Le opere della serie Tarots sono state esposte a febbraio a Milano, presso la MC2 Gallery, ed ad Hong Kong alla fiera AHAF con la Kips Gallery, in marzo a New York, alla fiera Red Dot Art Fair con la Chelsea West Gallery, ad aprile a Roma, presso la Galleria Franz Paludetto, e a maggio ad Art Chicago con la Kips Gallery e a Madrid Photo con la MC2 Gallery.

La scelta operata dalla Direzione della Festa di invitare l’artista con il tema dei Tarocchi è pertinente al tema conduttore della quarta edizione: Inquietudine e Futuro. Come sarà, infatti, illustrato da Valerio Meattini, Ordinario di Filosofia Teoretica all’Università di Bari, nell’incontro “Il cerchio del tempo. Riflessioni su Tarocchi e Archetipi” in programma il 27 maggio alle 15,30 nella Sala delle Capriate dell’Oratorio de’ Disciplinanti, “da sempre il controllo del tempo permette di coltivare la speranza e controllare l’angoscia. Vedremo alcune modalità di ‘anticipazione’ del futuro a partire dall’antichità e poi ci soffermeremo sull’enigmatico mondo dei tarocchi e le potenzialità che ci offre di costruzione della personalità”.

Il libro di Paolo Calcagno sul Marchesato del Finale racconta gli anni compresi fra il 1571 e il 1713, quando il Marchesato divenne un dominio territoriale dei re di Spagna, detentori di un impero mondiale, e restò per oltre un secolo alla ribalta della grande politica internazionale. Usato principalmente come snodo logistico per i transiti delle truppe destinate a combattere le guerre europee, preda ambita da molte potenze occidentali, il feudo finalese si trasformò in un vivace centro commerciale, capace di impensierire i governanti della Superba Repubblica di Genova. Interverranno Giovanni Assereto e Riccardo Musso.

La Festa dell’Inquietudine è organizzata dal Circolo degli Inquieti di Savona in collaborazione con il Comune di Finale Ligure, la Provincia di Savona, la Regione Liguria e la Fondazione De Mari.