Domenica 29 maggio, alle ore 12,30, sarà presentato in anteprima all’Auditorium di Santa Caterina in Finalborgo, all’interno della quarta edizione della Festa dell’Inquietudine, il trailer del film “Un secolo al volo” di Teo De Luigi.

La pellicola vuole raccontare la grande trasformazione sociale, economica e culturale che avverrà a Finale Ligure in seguito alla dislocazione della Piaggio Aero Industries a Villanova d’Albenga. “Dopo un secolo di convivenza fra città e fabbrica, si preannuncia dunque un nuovo paesaggio: quello di Finale senza la Piaggio e quello della Piaggio senza Finale”, dice De Luigi.

La sceneggiatura è di Fabio Caffarena, mentre le musiche sono di Gian Maria Testa e la fotografia di Marino Lagorio. Il film è prodotto da Pianeta Blu di Luca Coltri, con la collaborazione dell’associazione culturale La Calzoleria, il patrocinio dell’Assessorato al turismo della Regione Liguria, dei Comuni di Finale Ligure e Villanova d’Albenga, del Dipartimento di Storia contemporanea dell’Università di Genova e con il sostegno di Film Commission Liguria.

Per tutto il lungo periodo della lavorazione sarà attuato un programma di formazione multimediale in collaborazione con il Liceo Issel di Finale Ligure.

UN SECOLO AL VOLO – Note di regia di Teo De Luigi. È un progetto di film che vuole accompagnare il cambiamento radicale di una vasta aerea del paese e registrarne le storie, gli eventi e i segnali che tutto questo comporta, sia per le generazioni del secolo scorso, sia per i giovani del XXI secolo. Perciò non vuole essere solo un film sulla storia produttiva e sociale della Piaggio, quella che negli anni ha formato, progettato e prodotto per i mercati più diversi, e neppure solo una ricostruzione degli avvenimenti sulla storia locale del Novecento, comprese le guerre e le conquiste sociali.

Piuttosto vuole partire dalla realtà di oggi, per recuperare le tracce del passato e pensare al futuro. Proprio per questo motivo vogliamo mantenere un’attenzione speciale al fatto che il cambiamento non sarà letto solo come modificazione locale, ma segnale di una trasformazione di valore nazionale. Con questa intenzione stiamo selezionando i protagonisti delle nostre storie, perché il tempo stesso che passerà da oggi alla fine del nostro film, e cioè dall’inizio dei lavori di costruzione della nuova Piaggio a Villanova all’abbattimento delle strutture della vecchia fabbrica a Finale, sarà il tempo che colmerà l’attesa per un futuro fin qui solo immaginato.

Il nostro sarà uno sguardo che partirà dall’attualità, addirittura dal fatto che la “notizia” del trasferimento non fa più notizia, anzi, che intorno all’avvio delle operazioni di dislocazione si sta formando nella popolazione uno stato di distacco, di sufficienza ammiccante o persino di certezza che tutto questo “mai succederà”. Nel frattempo stiamo raccogliendo i commenti più diversi, anche a partire da espressioni puramente sentimentali, come quelli della memoria per i cent’anni di presenza della Piaggio a Finale: ”La Piaggio, con la sua sirena, è sempre stata l’orologio del paese. Scandisce i tempi della scuola, del pranzo e della cena”. E’ il commento di una nonna di oggi, è il ricordo di una madre, è il racconto di un’insegnante.

“Un secolo al volo” sarà, dunque, un film contenitore di storie personali in divenire, osservate da due punti principali, dalla città verso la fabbrica e dalla fabbrica verso la città, attraversate da tre generazioni diverse, quella del tempo “intorno” alla guerra ’40-’45, quella della rinascita economica dagli anni ’60 agli anni ’80 e quella dei “nuovi sguardi” giovanili a cavallo del 2000. La disponibilità riscontrata dai finalesi è grande, forse siamo già nel futuro …

Teo De Luigi. Autore e regista riminese, residente a Calice Ligure, dagli anni ’80 si dedica all’inchiesta e al documentario collaborando con la Rai. Dal 1987 al 1999 lavora con Sergio Zavoli. Nel 1999 è responsabile artistico di Stream e nel 2005 collaboratore di Sky Racconta. Realizza fra gli altri i seguenti documentari: “Voci. Ciò che i giovani non vogliono dire”, “PTSD – Piaga di guerra” e “Festa amara” sulla guerra nei Balcani, “Rito e sangue” battenti e flagellanti nel sud d’Italia, “Cittadella Cottolengo” sui volontari cattolici e laici, “Il mito Fausto Coppi” viaggio nelle imprese del campionissimo, “46 battiti al secondo” e “Padre e figlio piloti” la terra di Valentino Rossi, “Duccio Galimberti – Il tempo dei testimoni” la Resistenza di Giustizia e Libertà, “Piacere, Ada Gobetti” donna resistente e non solo moglie di Piero Gobetti, e “L’urlo del 68” e “Rapiti – 1978” raccontati da Adriano Sofri. Ha pubblicato “Memoria come futuro” (Maggioli), e “Giocare da libero” (Limina). Attualmente ha in lavorazione “Paralup. L’eco della memoria”, in collaborazione con la Fondazione Nuto Revelli di Cuneo e con Marco Revelli.