Aprirà i battenti domani mattina e fino a domenica “L’officina dei suoni”, l’attività sperimentale di formazione attraverso la musica per gli adolescenti, realizzata all’interno del progetto Yepp di Albenga, nell’ambito delle politiche giovanili del Comune. In trenta, tra ragazzi e ragazze, tra i 14 e i 17 anni di età, provenienti da gruppi e scuole differenti, ospitati nella Casa di Santa Maria Belfiore a Peagna, saranno accompagnati in un viaggio alla scoperta di nuovi significati. Con loro Max Manfredi, il vincitore del premio Tenco-miglior disco dell’anno 2009 con l’album “Luna persa, insieme a tanti altri musicisti, musico-terapeuti ed educatori.

“Vogliamo sensibilizzare i giovani a partecipare alla vita della nostra comunità locale attraverso il volontariato, motivandoli a intraprendere percorsi di cittadinanza attiva. – dichiara Eraldo Ciangherotti, Assessore alle Politiche sociali e giovanili – Max Manfredi, il compagno di viaggio nella musica, sarà sicuramente una grande guida, lui che già Fabrizio De Andrè aveva definito “il più bravo”, mentre per Roberto Vecchioni “è un capostipite, che ha bazzicato col romanzo, con la poesia, col dialettale, con la canzone e senza, uno capace, che non posso nemmeno limitare con il termine di cantautore”.

“Da alcuni anni – spiega Alessandro Giulla, membro dello Yepp di Albenga ed ideatore dell’iniziativa – c’è emergenza educativa, perchè sembra perduta la sfida nell’educazione dell’uomo, in particolare nell’età dell’adolescenza. Questo progetto è un atto di fiducia verso i ragazzi, per la loro intelligenza, sensibilità e creatività. Se la musica, linguaggio comune a tutti i ragazzi, ha grandi potenzialità educative, allora l’officina dei suoni sarà un’esperienza residenziale per ragazzi tra i 14 e i 17 anni dove vivere un incontro con la musica, gli artisti e gli altri. Sperimenteranno la creazione di un brano musicale a partire da un’idea condivisa; metteranno in scena una performance musicale con la possibilità di formare una band e di incidere un proprio brano. Infine l’incontro con un grande musicista con il quale confrontarsi e dialogare: Max Manfredi”.