di Franco Vazio – Prendo atto che a fronte delle osservazioni tecniche sollevate dal sottoscritto per mancato rispetto della legge ed in particolare del DM 18/12/1975, l’Amministrazione comunale è corsa ai ripari revocando la propria delibera 22/2011 ed approvando un nuovo progetto preliminare con atto del 07/04/2011 n. 110.

È davvero curioso, però, venire a scoprire che la relazione allegata alla predetta delibera di Giunta, senza alcuna motivazione, riporta la riduzione del numero degli alunni previsti per il futuro anno scolastico, da 488 a 470.

Ed è ancora più suggestivo apprendere che tale operazione trova fondamento e soluzione nelle capacità del Sig. Preside delle Scuole Medie di Albenga prof. Tommaso Berruti che ha riferito agli organi di stampa: “… E i 25 alunni in esubero? Non ho intenzione di forzare le decisioni di nessuno, ma di prendere unitamente alle famiglie la decisione migliore per il futuro triennio dei loro figli…”.

Resta da capire quale decisione …: speriamo che non si voglia ricorrere alla smaterializzazione degli alunni…!

È evidente che a febbraio, così come in oggi, gli alunni iscritti alla I media di Albenga erano e sono 165 e che la riduzione ipotizzata nella seconda relazione appare come uno stratagemma.

Infatti, se è vero che al plesso di Leca non possono essere accolti più di 70 alunni, i 25 alunni che si sarebbero iscritti (secondo le fonti del Preside) al plesso della fraz. di Leca di Albenga, e che ivi non troveranno spazio, saranno ovviamente e naturalmente trasferiti nel plesso cittadino di Via degli Orti.

Salvo l’approfondimento degli elaborati progettuali di recente nuovamente approvati, onde verificare la legittimità degli stessi, a prescindere dalle curiosità di cui sopra, restano senza risposta le domande che a suo tempo erano state fatte:

  • a)è corretto progettare la ristrutturazione e quindi la nuova realizzazione di aule per 23 alunni, quando in oggi il numero di alunni per aula attribuito dal Ministero, pur considerando la nota Ordinanaza TAR Lazio (“cosiddetta stop alle classi pollaio”), non sarà di certo inferiore a 25 scolari per aula?
  • b)è serio affrontare una spesa di tale grandezza, oltre 500.000 Euro, per un intervento che nei fatti è sotto dimensionato rispetto alle necessità della popolazione di Albenga e risulta in oggi già carente ed in violazione dei criteri imposti dal Ministero per la formazione delle classi?
  • c)si possono appaltare i lavori in due lotti (uno nel 2011 ed uno nel 2012), quando le opere ed i lavori sono tra loro strettamente connessi ed il progetto (tema sicurezza) è stato esaminato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Savona come intervento unitario da eseguirsi in unica soluzione?

Suscita grande preoccupazione l’arroganza e la superficialità con la quale l’intervento stesso è stato pervicacemente pensato e voluto dall’Amministrazione comunale di Albenga, animata dal solo desiderio di liberare il plesso oggi occupato dalle scuole medie Dante Alighieri per destinarlo ad altri fini.

Infatti esiste la concreta probabilità che a settembre, a causa dei lavori quasi certamente non terminati, tutti i ragazzi delle scuole medie di Albenga, non solo quelli della Dante Alighieri, si trovino senza aule.

In tal caso o verranno tutti smaterializzati … oppure per tutti ci saranno, non si sa dove, i doppi turni pomeridiani!

* Franco Vazio – Genitore e Vice Segretario Provinciale PD