Otto spettacoli in prima nazionale per un totale di ventuno serate di rappresentazione, dall’8 luglio al 10 agosto 2011 al Festival di Borgio Verezzi, la prestigiosa rassegna teatrale estiva che arriva quest’anno alla 45esima edizione.

Il cartellone messo a punto dal comune è anche quest’anno vario e alterna autori classici, come Molière e Goldoni, a novità assolute per il palcoscenico verezzino, come Lewis Carroll e Dario Fo. In programma anche testi d’oggi, mai rappresentati prima nei teatri italiani, spettacoli comici della tradizione e titoli noti anche come successi cinematografici.

Si comincerà l’8 luglio con “Alice”, rilettura della celebre opera di Lewis Carrol a cura di Matteo Tarasco, con Romina Mondello e Salvatore Rancatore (repliche il 9 e il 10 luglio) e si proseguirà con “Il Marito Scornato (George Dandin)” di Molière, con Maurizio Micheli e Benedicta Boccoli, per la regia di Alberto Gagnarli (12, 13 e 14 luglio).

Il 16 e 17 luglio Lisa Galantini e Orietta Notari porteranno in scena “Questa immensa notte” di Chloё Moss, testo che ha ottenuto il Susan Smith Blackburn Prize nel 2009, il premio conferito annualmente alla miglior opera di nuova drammaturgia inglese di qualità, per la regia di Laura Sicignano, mentre il 23 e il 24 luglio il Festival ospiterà “La Marcolfa” di Dario Fo, con Carlo Simoni, che cura anche la regia dello spettacolo, e Antonio Salines.

Il 28, 29 e 30 luglio a salire sul palco saranno Nathalie Caldonazzo e Franco Castellano, protagonisti della “Locandiera” di Goldoni per la regia di Caterina Costantini. Agosto si aprirà con “L’uomo che raccoglieva bottiglie” di e con Pino Petruzzelli (martedì 2 e mercoledì 3) e proseguirà con “Brava!!!”, omaggio alla premiata ditta Garinei & Giovannini interpretato da Anna Mazzamauro e diretto da Tommaso Paolucci.

Il Festival si chiuderà l’8, il 9 e il 10 agosto con l’ultima delle otto prime nazionali: “La cena dei cretini” di Francis Veber, con Andrea Brambilla, che cura anche la regia, e Nino Formicola, conosciuti al grande pubblico come Zuzzurro & Gaspare.

Dice il direttore artistico, Stefano Delfino: “Tra i registi, ad aprire il Festival è stato chiamato l’estroso Matteo Tarasco, tra i più stimati dai critici; da segnalare alcune “vecchie conoscenze” come Alberto Gagnarli e Carlo Simoni, entrambi già noti al palcoscenico di piazza Sant’Agostino, oppure registi emergenti come i liguri Laura Sicignano e Pino Petruzzelli (nuovo rappresentante del filone degli affabulatori alla Paolini, Celestini, Bajani, Curino), e collaudati professionisti come Gino Landi e Tommaso Paolucci (fondatore e già direttore di compagnie e teatri di spicco nel panorama nazionale, come la Compagnia dell’Elfo, Pupi e Fresedde, Compagnia della Rancia, il Sistina, il Gentile e lo Stabile delle Marche), Caterina Costantini e Andrea Brambilla, meglio conosciuto con il nome d’arte di Zuzzurro.

Anche tra gli attori protagonisti molti nomi di forte richiamo, non solo per la notorietà nel campo nazionale della prosa, ma anche per la popolarità televisiva o cinematografica: pensiamo a Romina Mondello, alla coppia formata da Maurizio Micheli e Benedicta Boccoli, a Lisa Galantini e Orietta Notari dello Stabile di Genova, a Carlo Simoni e Antonio Salines (qui en travesti, nei panni della vecchia Marcolfa), a Nathalie Caldonazzo e Franco Castellano, Pino Petruzzelli e Anna Mazzamauro (protagonista di un one-womanshow sul varietà), e infine a Zuzzurro e Gaspare al loro esordio verezzino.

C’è varietà anche per quanto riguarda le tematiche affrontate: come è ormai consuetudine del Festival, il cartellone alterna testi “impegnati”, ossia di maggior spessore per i risvolti sociali del contenuto (la contraddizione dell’animo umano e la follia della finzione in Alice, non a caso ambientato in un reparto psichiatrico; le difficoltà di reinserimento sociale di due ex carcerate in Questa immensa notte; il rapporto dell’uomo con la natura ne L’uomo che raccoglieva bottiglie, storia ecologica e autentica di un mastro d’ascia di Lampedusa), a testi di minor impegno, magari più scanzonati e leggeri, nei quali si induce comunque alla riflessione con il sorriso – basti pensare al tema della coniugalità nel George Dandin, alla seduzione femminile ne La Locandiera, alla satira sociale de La Marcolfa, alla goliardia un po’ maschilista de La cena dei cretini. Un posto a sé, nel filone della rievocazione di un tipo di spettacolo ormai praticamente “estinto”, lo occupa infine Brava!!! , che tra prosa, canto e ballo, nell’omaggiare il gran varietà di una volta, è il più concreto esempio di multimedialità in cartellone”.

La stagione 2011 è dedicata a Genova e alla Liguria, realtà dal ricco patrimonio artistico e naturale, fertili di cultura e teatro. Due degli spettacoli ospitati, “Questa immensa notte” e “L’uomo che raccoglieva bottiglie”, sono prodotti e rappresentati da compagnie ed enti liguri: il Teatro Cargo e il Centro Teatro Ipotesi di Genova.

Tre le iniziative collaterali: la 41esima edizione del Premio nazionale Veretium per la prosa, riconoscimento assegnato ogni anno da una giuria di critici teatrali all’attore o all’attrice di prosa che nell’ultima stagione teatrale si sia particolarmente distinto per impegno di testo e capacità di interpretazione; il 21esimo Premio Provincia di Savona, destinato annualmente all’attore o all’attrice non protagonista, presente al Festival nella stagione in corso, e attribuito da una giuria popolare composta da spettatori abbonati al Festival Teatrale; il secondo Premio Camera di Commercio di Savona, conferito allo spettacolo che nella precedente edizione del Festival si sia particolarmente distinto, coniugando la qualità dell’allestimento e della recitazione al gradimento del pubblico e dimostrando la capacità di catalizzare l’interesse dei media per il nostro territorio.

Quest’anno, inoltre, la stagione verezzina è gemellata artisticamente con il Festival internazionale di musica da Camera di Cervo, con il PercFest di Laigueglia e con il neonato Palinuro Teatro Festival.