Percorsi Teatrali: a Finalborgo “C’è un inferno per i grilli?”

Appuntamento con la rassegna Percorsi Teatrali domenica 5 giugno all’Oratorio de’ Disciplinanti di Finale Ligure Borgo. Alle 21,  la Compagnia Famidamal presenterà lo spettacolo “C’è un inferno per i grilli?”, con la regia di Vincent Libertine (ingresso libero).

Si legge nella presentazione “Un maxi tamponamento porta nell’aldilà diverse persone. Un po’ scossi per la morte appena avvenuta, i poveri umani si trovano catapultati in un non-luogo spiazzante e in continuo cambiamento: chi di loro se lo poteva immaginare pieno di scale, tubi, teli e tute? Non c’è paradiso e inferno, le suddivisioni sono assai più bizzarre e complicate, la varietà del mondo meritava qualcosa di più che un supermercato a tre piani. “Non vogliate sapere di più: la sorpresa è uno dei pochi doni divini che vi è riservato”, dice loro Astaroth, e c’è da credergli. Di lui, stanco morto del suo lavoro di giudice, che delega il proprio compito ad una compagine di diavoli scelti con poca cura e scarso entusiasmo e che desidera solo trasferirsi in campagna per sentire il canto dei grilli, è conveniente fidarsi e farsi guidare in una disincantata analisi dell’aldilà e dell’aldiqua”.

Prossimi appuntamenti:

  • Il 12 giugno, alle 21, l’associazione La Città del Sogno porterà in scena “I capricci di una moglie”, per la regia di Domenico Ferreri.
  • Il 19 giugno saranno protagonisti della rassegna, che questa volta si sposterà all’Auditorium di Santa Caterina, i ragazzi del Centro Studi Danza con “Se non ballo canto”, spettacolo basato sulle coreografie di Anna Fenoglio e Cristina Dell’Amico (hip hop, moderno, classico). Gli allievi della scuola finalese si esibiranno anche nel canto, guidati da Mattia Inverni.
  • Il 26 giugno, alle 21, la rassegna si concluderà con “Le opere di Dio”, spettacolo dell’associazione Baba Jaga diretto da Maria Grazia Pavanello e interpretato da Stefania Bonora.

La rassegna è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune e dalla Biblioteca Mediateca Finalese in collaborazione con le associazioni Baba Jaga, Famidamal, Gli Amici di Babouche e La città del sogno.