“Se il sindaco di Albenga, Guarnieri, ci aiuta a sollecitare la ristrutturazione del centro delle Rapalline sul suo territorio, per cui abbiamo chiesto i finanziamenti al Governo e alla protezione civile nazionale, siamo disponibili a collocare gli immigrati altrove e rivedere la scelta, al momento obbligata, dell’ex ospedale di Albenga”.

Lo ha detto questa mattina l’assessore regionale alle politiche sociali e coordinatrice del piano profughi, Lorena Rambaudi, a margine del consiglio regionale, rispondendo così alla diffida lanciata dal sindaco di Albenga alla Regione contro l’utilizzo dell’ex ospedale di Albenga per ospitare una quarantina di immigrati provenienti dal centro di accoglienza di Ventimiglia chiuso ieri.

“La città di Albenga – spiega l’assessore Rambaudi – ci aveva proposto due siti, uno in località Rapalline che era stato preso in considerazione dalla Giunta, ma che necessitava di una ristrutturazione e sul quale il dipartimento di protezione civile nazionale non ci ha ancora dato una risposta e un magazzino privato ritenuto non idoneo ai criteri di abitabilità dalla Protezione civile e inoltre alcuni posti nei campeggi che non rispondono alle soluzioni definitive di accoglienza di secondo livello necessarie in questa fase”. “Le soluzioni proposte – continua Rambaudi – sono state ritenute non idonee. Al contrario abbiamo ricevuto una proposta da un privato che ha nella sua disponibilità il bene immobile dell’ex ospedale di Albenga, che non richiede allestimenti o ristrutturazioni e la protezione civile regionale ha ritenuto che fosse la soluzione più confacente, vista la possibilità di ospitare al suo interno circa 40 persone e in presenza di una situazione di emergenza con meno posti a disposizione di quelli necessari”.