In una situazione molto complicata e difficile per il nostro Paese, caratterizzata da un lato da preoccupanti minacce alla Costituzione e da possibili derive autoritarie e dall’altra da una crisi economica che perdura ormai da oltre due anni e che sta mettendo a dura prova larghi strati di popolazione, tutti i cittadini italiani e quindi anche quelli della nostra realtà provinciale saranno chiamati, il 12 e 13 giugno prossimi, ad esprimersi su quattro importanti quesiti referendari.
Si tratta di temi di grande interesse che ci interpellano tutte e tutti e che devono vederci fortemente impegnati al fine di raggiungere il necessario quorum di 25 milioni di votanti e di far prevalere il SI’ in tutti i quesiti. Il SI’ ai quesiti referendari possono e devono infatti costituire un risveglio, una possibilità reale di ridare voce ai cittadini su questioni fondamentali attinenti il tipo di democrazia e di modello di sviluppo che vogliamo. I Referendum, come noto, riguardano la cancellazione delle leggi sull’energia nucleare, sulla privatizzazione dell’acqua e sul “legittimo impedimento”.
IL NUCLEARE. Si è voluto riportare l’energia nucleare in Italia dopo un referendum nel 1987 che l’aveva rifiutata. Il nucleare è un cattivo affare: costa troppo, quasi tutti i paesi lo stanno abbandonando e in Italia le centrali non entrerebbero in funzione che tra dieci-quindici anni. Ma soprattutto, dopo gli incidenti di Three Mile Island, Chernobyl e Fukushima, l’energia nucleare si è dimostrata una minaccia per la salute delle persone. L’efficienza energetica e le energie rinnovabili come il solare sono la strada che l’Italia deve seguire. Ora il governo – vista l’impopolarità del nucleare – ha fatto una retromarcia che comunque non è riuscita a far saltare il referendum.. La Corte di Cassazione ha giustamente deciso che su questo tema il voto si terrà. Siamo sicuri che i cittadini, non scippati di un loro diritto, si pronunceranno su questo tema e che prevarrà il SI’, un chiaro voto contro il nucleare
L’ACQUA. L’attuale normativa impone il passaggio a imprese private del controllo e della gestione dell’acqua, considerandola una merce come le altre, dimenticando che l’acqua è un servizio essenziale, un diritto dei cittadini, un bene comune. Qui i referendum sono due: uno sulla gestione privata e l’altro sui profitti delle imprese – la legge prevede per i gestori un rendimento non inferiore al 7%. La privatizzazione non porterebbe a un miglioramento dell’efficienza, ma alla perdita del controllo da parte delle comunità locali su una risorse essenziale, all’aumento dei profitti e del potere delle multinazionali dell’acqua, al moltiplicarsi dei prezzi pagati dai cittadini.
IL LEGITTIMO IMPEDIMENTO. Il “legittimo impedimento” permette al Presidente del Consiglio e ai Ministri di non comparire in udienza penale per la durata della loro carica. E’ un segno dell’arbitrio del potere politico e dell’ “impunibilità” dei potenti. La Corte costituzionale ne ha già abrogato le norme portanti; bocciando quel che resta della legge, il referendum metterebbe fine alla legislazione “su misura” fatta apposta per evitare che il Presidente del Consiglio affronti i processi in corso.
Per queste ragioni è importante – il 12-13 giugno – raggiungere il quorum di 25 milioni di votanti ai Referendum e scegliere il SI’ a tutti i quesiti.
È un voto che può porre alcuni limiti a un modello di sviluppo insostenibile, che ignora i costi ambientali, sociali e i beni comuni, e a un potere politico che calpesta giustizia e democrazia.
Un successo dei SI’ al Referendum costringerebbe la politica a fare i conti con la volontà dei cittadini. Oggi è possibile un impegno comune di cittadini, movimenti, reti, associazioni, sindacati per arrivare a una larghissima partecipazione al voto del 12-13 giugno, che porti a raggiungere il quorum e al successo dei SI’. Noi vogliamo impegnarci per quest’obiettivo: per mettere l’Italia sulla via di uno sviluppo più sostenibile e di una democrazia più partecipata.
Firmatari:
- NANNI RUSSO Ex Parlamentare
- BRUNO MARENGO Presidente ANPI Provinciale Savona
- GIOVANNI URBANI Ex Parlamentare
- UMBERTO SCARDAONI Ex Parlamentare
- RISPOLI PROF. GIORGIO ORDINARIO DI BIOFISICA ALL’ UNIVERSITA’ DI FERRARA
- FEREDRICO BERRUTI SINDACO DI SAVONA
- RENATO ZUNINO SINDACO DI CELLE
- MAURO RIGHELLO SINDACO DI MILLESIMO
- ENRICO LANFRANCO SINDACO DI MIOGLIA
- GABRIELLA ISMARRO SINDACO DI BALESTRINO
- ALESSANDRO ODDO SINDACO DI TOVO SAN GIACOMO
- RENATO DACQUINO SINDACO DI BORGIO VEREZZI
- FRANCO FLORIS SINDACO DI ANDORA
- SILVANO TABO’ SINDACO DI TOIRANO
- RITA OLIVARI SINDACO DI BOISSANO