di Franco Vazio – Era il mese di febbraio quando al Cinema Ambra venne presentato ai genitori degli alunni delle Scuole Medie di Albenga il progetto di accorpamento. Immediatamente vennero contestate, anche dal sottoscritto, innumerevoli mancanze, incongruenze ed illegittimità.Il Sindaco Guarnieri, per placare gli animi e salvare gli oratori, aveva promesso un confronto serrato con i genitori per valutare e decidere, insieme a loro, se il progetto di ristrutturazione delle aule di Via degli Orti dovesse andare avanti: invece lo stesso Sindaco, dimenticate le promesse, procedette a testa bassa e secondo me anche ad occhi bendati. Avevamo talmente ragione che il progetto preliminare venne rifatto e riapprovato il 7 aprile 2011.Sono molte le cose che ancora oggi non funzionano, sono illegittime e creano pericoli per la sicurezza degli alunni. Siccome la Sig.ra Guarnieri sostiene di avere sempre ragione (senza averla) e siccome sono stanco di perdere tempo con chi non vuole ascoltare, ho preferito rivolgermi, per scritto, a chi può e deve dire quali regole devono essere applicate, a chi alla fine dei lavori dovrà dare verificarli. Progettare la scuola con corridoi stretti per 470 ragazzi e poi mettercene 500, per la sicurezza non cambia nulla?Una scala di sicurezza esterna, a servizio di un solo corridoio, è sufficiente? Dividere i lavori in due lotti quando gran parte delle misure antincendio sono previste nel secondo, che forse sarà appaltato nel 2012, va bene lo stesso?

Io capisco che i tecnici hanno dovuto progettare tenendo conto dei pochi soldi messi a disposizione per i lavori dal Sindaco, ma le questioni poste vanno ben oltre, riguardano la vita dei ragazzi e su ciò non si deve scherzare. Questa non è una questione politica, questa è una battaglia di civiltà in nome dei nostri figli, per la loro sicurezza ed in difesa del loro diritto allo studio.  Avevo già detto in passato che i genitori di Albenga, che protestavano e protestano tuttora, non sono degli allocchi e non hanno alcun timore di andare fino in fondo in questa battaglia. Questo ho detto e questo ho fatto. Firmando in prima persona un atto che chiede chiarezza, mi sono assunto la responsabilità di sostenere in prima persona una battaglia che ritengo giusta, in quanto credo che sia meglio discutere ed esaminare con attenzione prima, anziché domani piangere per quello che si doveva e si poteva fare ed invece non si è fatto. Nel frattempo la prudenza dovrebbe consigliare il Sindaco e gli Uffici Comunali di attendere e quindi di fermare l’appalto.

Franco Vazio – Genitore e Vice Segretario Provinciale PD