LETTERE – Con sommo rammarico, ci troviamo costretti a criticare ancora una volta l’operato di questa amministrazione, con riguardo alla decisione di modificare il regolamento comunale sui criteri applicativi dell’ISEE, che di fatto riduce, anzi taglia completamente, le agevolazioni e gli aiuti per i genitori single con figli a carico.

Da una parte siamo contenti che l’assessore ai Servizi Sociali voglia “smascherare i falsi poveri”, ma dall’altra non ci sembra corretto penalizzare indistintamente tutta quella fascia di genitori disagiati.

Non soddisfa nemmeno l’affermazione secondo cui “solo chi dimostrerà di avere seri problemi di carattere economico, dopo le dovute severe indagini, verrà esonerato”, siccome non risulta chiaro quali saranno i criteri secondo i quali un genitore single sarà ritenuto “povero”, o se ci saranno distinzioni nel caso in cui il genitore non convivente non aiuti economicamente il proprio figlio.

Ci pare assurdo, infine, che per riempire le casse del comune si sia andati a colpire proprio le fasce più disagiate, come quelle famiglie che hanno un ISEE pari a zero e gli anziani che vorrebbero togliersi le ultime soddisfazioni dopo una vita di lavoro con un semplice soggiorno climatico.

E per quanto riguarda le agevolazioni in base al quoziente famiglia per chi ha più figli, sembra davvero ridicolo sottolineare le agevolazioni per chi ha quattro, cinque o sei figli, dato che nella nostra realtà, famiglie così numerose non esistono più, in parte grazie proprio a questi provvedimenti che per colpire quella parte di furbi, coinvolgono indistintamente l’intera categoria.

Invece di tassare senza pietà genitori single e anziani, ci parrebbe più idoneo incentrare questo “accanimento” nei confronti di chi davvero evade e raggira i sistemi di indicazione della situazione economica, tenendo presente però che a rivolgersi in Comune in cerca di aiuto non sono solo i cosiddetti furbi, ma persone realmente bisognose e in difficoltà.

* Gabriele Trunzo – Circolo Albenga Italia dei Valori