di Mary Caridi – I cittadini si riprendono il diritto di parola e dopo il successo dei recenti referendum, su acqua, legalità, nucleare, provano ora a dare la sveglia ai politici sulla legge elettorale. E’ iniziata infatti, la nuova raccolta di firme che si propone di cancellare le parti della legge elettorale che impedisce agli elettori di avere voce sulla scelta dei candidati che li dovrebbero rappresentare in Parlamento. Porcellum che a parole non piace a nessuno, ma che consente ai segretari di partito di mandare in parlamento persone che spesso non hanno alcun rapporto con il territorio, ma che essendo nominati, rispondono ai partiti e non ai cittadini che in loco, con una legge differente  potrebbero controllare l’operato degli onorevoli.

La squallida vicenda della “compravendita” di parlamentari ha mostrato in tutta la sua evidenza che loro non sono liberi e che essendo nominati possono passare da un padrone all’altro, basta che offra di più. La democrazia è stata umiliata e i cittadini passano al contrattacco. Per i partiti è il momento della verità. Vedremo chi opporrà resistenze e chi tenterà di conservare questa porcata.

Il comitato promotore ha iniziato a raccogliere le prime adesioni di nomi molto noti della cultura italiana: Claudio Abbado, Salvatore Accardo, Umberto Ambrosoli, Alberto Asor Rosa, Corrado Augias, Gae Aulenti, Andrea Carandini, Luigi Brioschi, Tullio De Mauro, Umberto Eco, Carlo Feltrinelli, Inge Feltrinelli, Ernesto Ferrero. Vittorio Gregotti, Carlo Federico Grosso, Rosetta Loy, Dacia Maraini, Renzo Piano, Mario Pirani, Maurizio Pollini, Giovanni Sartori, Corrado Stajano, Massimo Teodori, Giovanni Valentini, Paolo Mauri, Gustavo Visentini, Innocenzo Cipolletta, Domenico Fisichella, Stefano Mauri, Benedetta Tobagi, Franco Cardini, Luciano Canfora, Irene Bignardi e Margherita Hack. Ora tocca ai cittadini.

* A modo mio: la rubrica Corsara di Mary Caridi