di Mary Caridi – Lite chiusa?  In un simpatico   siparietto, a margine della conferenza stampa svoltasi in comune  per  illustrare il programma delle manifestazioni estive, il consigliere con delega alla Cultura Bruno Robello De Filippis e il presidente della Palazzo Oddo Srl Alessandro Chirivì hanno improvvisato – forse con ironia ma  per smentire le tensioni e i cosiddetti gossip del Corsara – e hanno messo in scena un momento di pace e sintonia. Non c’è mai stata nessuna lite, afferma Alessandro Chirivì.  Con sincerità e schiettezza dice Robello: “Cè stata qualche incomprensione di carattere tecnico tattico – ammette con onestà –  poi il buon senso e due  bicchieri di vino Pigato  hanno eliminato i dissidi e abbiamo trovato una quadra tecnico tattico  politico amicale”. Afferma Chirivì: “le opinioni diverse sono il sale della democrazia, siamo del Popolo della libertà quindi siamo  geneticamente contrari al pensiero unico; è normale che ci siano diverse sensibilità e diversi punti di vista, l’importante è che si trovi un  modo per farli coesistere tutti quanti,  senza sacrificare né gli uni né gli altri”.

Quindi risolta la vicenda licenziamento Natoli? “Stiamo cercando di trovare una soluzione e – afferma Bruno Robello – l’abbiamo di fatto già trovata, attendiamo solo l’avvallo del Sindaco. Una soluzione che consenta di utilizzare una persona che ha una validità che anche Alessandro Chirivì riconosce. Se poi in una struttura ci sono dei problemi caratteriali si trova il modo per andare tutti d’accordo, magari in un modo diverso”. Aggiunge Chirivì, che pare condividere i toni concilianti e le affermazioni di Robello: “non risultano  problemi personali di nessun tipo degli amministratori né  dei collaboratori esterni alla società”. In questo clima idilliaco, ricordare  loro che la lettera di annunciato licenziamento è un dato realmente accaduto non sfiora il clima né li turba. “Natoli non è a casa adesso” commenta Chirivì allargando le braccia come a rappresentare la frase di distacco dai “pettegolezzi”.

Dunque tra i due politici del Pdl una pace di buon senso è stata raggiunta. Ora il Sindaco dovrà ratificare o cassare o approvare l’equilibrio raggiunto che prevedrebbe una limatura del contratto di consulenza di Natoli e una organizzazione di lavoro differente. Una posizione salomonica che potrebbe accontentare tutti.