[fp] – È scontro frontale all’interno della Lega Nord savonese dopo che il sindaco di Albenga Rosy Guarnieri ha chiesto ai colleghi sindaci del comprensorio ingauno di sostenere – nell’interesse del territorio – l’espansione dell’Ospedale di Albenga e il Polo Scolastico. Alzata di scudi da parte di Massimo Gastaldi (segretario Lega Nord sez. Borghetto S..S.), Aldo Gavioli (segretario Lega Nord sez. Loano), Nadia Fadel (segretario Lega Nord sez. Pietra Ligure e vice-segretaria provinciale) e Carla Mattea (assessore provinciale Lega Nord che ha preso qualche mese fa a Palazzo Nervi proprio il posto della Guarnieri): “Dopo mesi di isterici attacchi ad un pezzo molto importante della sanità savonese, ovvero l’ospedale S. Corona, riteniamo sia giusto chiarire che le posizioni assunte dal sindaco di Albenga sono di carattere personale e non certo espressione della Lega Nord provinciale, nella quale, peraltro, la signora Guarnieri rappresenta la minoranza”, dichiarano in una nota congiunta al vetriolo.

“Alla stessa – proseguono – vogliamo ricordare che il nosocomio pietrese è DEA di 2° livello, unico nelle province di Savona e Imperia, Sede di Trauma Center, anche in questo caso unico per le due province, e importante patrimonio non solo per la provincia di Savona, ma per l’intera sanità ligure e nazionale. Basti pensare, per chi non lo avesse ancora capito, alla gestione altamente professionale dei traumatismi subiti dal noto pilota di Formula 1”.

Ma l’affondo contro il sindaco di Albenga è a tutto campo e tocca anche la questione del Polo Scolastico e il suo ruolo all’interno del partito: “La sua voce fuori dal coro – attaccano – non solo contravviene alle disposizioni emanate dal segretario provinciale, ma crea imbarazzo a chi, per difendere il proprio territorio, è costretto ad attaccare un collega di partito. Dobbiamo a malincuore prendere atto che questa è la politica della Guarnieri, fatta di promesse e proclami mirati all’incremento dei propri personali consensi. Il Polo Scolastico di Albenga ne è dimostrazione.

In un anno e mezzo in Provincia non è stata in grado di arrestare quell’insano progetto da 40 milioni di euro, peraltro fantasiosamente avviato dalle precedenti Amministrazioni di sinistra, poiché favorevole strumento elettorale. E ora gli albenganesi ne chiedono il conto alla Provincia. Che inizino a chiederlo al loro sindaco”. “Ci tranquillizza il fatto che, non facendo parte della sezione di Albenga, non corriamo il rischio di essere sospesi per 10 mesi”, conclude sarcasticamente la nota congiunta.