[fp] – L’associazione per la promozione del software libero Govonis con la collaborazione della Bottega Solidale di Finale Ligure organizza un incontro dal titolo “Software libero per la tua libertà – incontro con Richard Stallman” che si terrà mercoledì 6 luglio alle ore 21 presso il dehor bar del mondo Ubuntu, Lungomare di Finale. La partecipazione è libera e gratuita.

L’intervento di Richard Stallman affronterà il problema della libertà nella società digitale, toccando argomenti quali la privacy, la sicurezza, il copyright, Gnu/Linux. “La tecnologia digitale può essere uno strumento oppressivo e le multinazionali lavorano per ridurre i diritti delle persone” – parole di Stallman – “ma sono stupide. Si può fare business anche senza togliere a nessuno la libertà di parola”. Per Stallman “il primo pericolo è la sorveglianza digitale fatta coi nostri computer quando hanno software che non controlliamo. Ma accade soprattutto con Internet e la violazione sistematica della nostra privacy”: “questa è tirannia”, dice.

Richard Matthew Stallman (New York, 16 marzo 1953) è un programmatore e attivista statunitense. È uno dei principali esponenti del movimento del software libero. Nel settembre del 1983 diede avvio al progetto GNU con l’intento di creare un sistema operativo simile a Unix ma libero: da ciò prese vita il movimento del software libero. Nell’ottobre del 1985 fondò la Free Software Foundation (FSF). Fu il pioniere del concetto di copyleft ed è il principale autore di molte licenze copyleft compresa la GNU General Public License (GPL), la licenza per software libero più diffusa. Dalla metà degli anni novanta spende molto del suo tempo sostenendo il software libero e promuovendo campagne contro i software proprietari e ciò che a lui sembra una eccessiva estensione delle leggi su copyright. Stallman ha anche sviluppato molti software ampiamente usati: Emacs, la GNU Compiler Collection e lo GNU Debugger.

«Ubuntu, la denominazione dell’equobar», spiega il segretario dell’associazione Govonis Andrea Solari, «non è in relazione alla omonima distribuzione GNU/Linux ma all’antica espressione del popolo Zulu. Il termine ‘ubuntu’ ha in sé un senso di comunità, dove ogni cosa è condivisa, dove ognuno dipende dagli altri, dove nessuno è escluso. Ubuntu GNU/Linux facilita l’installazione di alcune componenti software proprietarie quindi un utente inesperto o poco attento potrebbe trovarsi inconsapevolmente ad usare un sistema operativo non completamente libero».