di Alessandro Arena – Gli alunni iscritti al linguistico di Carcare sono troppi e non tutti potranno essere inseriti nell’unica classe concessa dalla Direzione scolastica provinciale. La pessima notizia è piombata come un macigno sui sogni e le aspettative di 40 ragazzi desiderosi di imparare le lingue presso il nuovo indirizzo attivato dal Calasanzio l’anno scorso. Le famiglie dei 14enni coinvolti si sono subito mosse costituendosi in un gruppo di pressione verso la dirigenza savonese chiedendo l’attivazione di una seconda sezione, ipotesi al momento respinta molto probabilmente a causa dei tagli effettuati dal Governo centrale.

Anche i sindaci di Cairo e Carcare hanno voluto unirsi alla protesta in una nota congiunta, dove affermano: «L’attuale situazione comporta due possibili scelte per gli studenti in soprannumero: in primis lapotrebbero optare per un altro percorso liceale presso il Calasanzio, ma in questo caso si violerebbe il principio di salvaguardia del diritto allo studio e della libertà di scelta del proprio percorso formativo, culturale e conseguentemente professionale. La seconda ipotesi – inaccettabile – sarebbe quella di ricercare, nell’ambito delle province limitrofe, l’istituto scolastico in grado di accogliere la propria iscrizione, tenuto conto che non risultano più possibili iscrizioni presso i licei linguistici nel capoluogo di Savona. Nella più ampia condivisione delle motivazioni legittimamente avanzate nell’istanza rivolta al Dirigente dell’Ambito Territoriale di Savona chiediamo un riesame delle disposizioni, anche nella considerazione che nella provincia di Savona, studenti in analoghe circostanze sarebbero più che disponibili ad iscriversi a Carcare consentendo così il raggiungimento del numero di studenti per l’attivazione della quinta classe prima».