di Claudio Almanzi – Gli abitanti di Vadino non credono più alle promesse dell’amministrazione comunale e si stanno organizzando per difendere i propri diritti ed ottenere ascolto e considerazione al pare degli altri residenti del comune ingauno.

“Quando i bambini dicono le bugie- dice Tony Capaccio, uno dei più attivi rappresentanti del comitato Pro Vadino- vengono rimproverati e se persistono,vengono puniti. Abbiamo pensato di usare lo stesso metodo con gli adulti, in particolare con i nostri rappresentanti comunali. Per questo li sgridiamo”.

In effetti il comitato ha portato decine di richieste all’attenzione dell’amministrazione comunale con scarsi risultati: “La situazione del rione di Vadino è visibile a tutti – prosegue Capaccio- Ci hanno detto di avere pazienza e che non ci sono soldi”. Il Comitato ha espresso più volte la necessità di una lunga serie di interventi: la bonifica del rio Avarenna, il risanamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche dai marciapiedi di via Piave ed Einaudi, con la sostituzione di piante più idonee dei pini, la pulizia delle spiagge libere, la corretta manutenzione della pubblica illuminazione, la idonea poteatira degli alberi del quartiere, la limitazione della velocità nelle vie Piave e Sanzio, il rifacimento della segnaletica (con la richiesta di parcheggi a lisca di pesce ed attraversamenti pedonali con colori ad alta visibilità), la creazione di una zona per la sosta dei camper, la presenza di un vigile di quartiere fisso che conosca le problematiche della zona e le interpreti nel giusto modo.

“Per queste emergenze dobbiamo pazientare- dice Floriana Gastaldi, presidente del Comitato Pro Vadino- ma il comune intanto ha trovato i soldi per molte altre iniziative come i fuochi artificiali sul ponte rosso, concerti internazionali, eventi estivi nella zona mare, il mantenimento dei profughi, il cambiamento di strade e nuove rotatorie, le modifiche a piazze e nuove pali d’ illuminazione nella zona centro e tanto altro ancora”. Insomma una amara presa d’atto: “Bisogna pensare – conclude la Gastaldi- che il quartiere di Vadino  fa parte di Albenga. I nostri cari amministratori devono finirla di considerare il nostro rione come una frazione, promettendo solo al momento delle votazioni e sparendo subito dopo, vogliamo rispetto e fatti concreti”. Il Comitato di Vadino è presieduto da Floriana Gastaldi, mentre le altre cariche sono così ricoperte: Flavio Ciarramicoli (vice), Gaetano Storchi (segretario), Stefano Segantini e Catia Romano (consiglieri).

* Lettera di “smentita” di Floriana Gastaldi Rossotti, presidente del Comitato di Vadino. Le frasi a lei erroneamente attribuite, richiamano un comunicato inviato dal menzionato Tony Capaccio.