Questa immensa notte: prima nazionale tutta al femminile al Festival di Borgio Verezzi

Sarà una prima nazionale tutta al femminile quella che andrà in scena sabato 16 e domenica 17 luglio a Borgio Verezzi per la 45esima edizione del Festival Teatrale. Le attrici Lisa Galantini e Orietta Notari interpreteranno, per la regia di Laura Sicignano, “Questa immensa notte (This wide night)” di Chloë Moss, testo che ha vinto nel 2009 il Susan Smith Blackburn Prize per la miglior opera di nuova drammaturgia inglese di qualità scritta da una donna.

Al femminile anche il team di lavoro dello spettacolo, con Eliana Amadio che si è occupata della traduzione del testo insieme a Laura Sicignano, Laura Benzi che ha realizzato le scene e Maria Grazia Bisio i costumi. Unica presenza maschile quella di Sandro Sussi alle luci.

“Questa immensa notte” è il ritratto di due donne che dopo il carcere provano a ricominciare. Quando escono il mondo esterno non le aiuta ma le soffoca. Tutto quello che prima evitavano – l’alcool, le altre persone, la vita stessa – esplode. “Se si passa del tempo nelle carceri femminili e si ascoltano le storie delle detenute, come ho fatto io, si vive un impatto estremamente forte con questo mondo. Circa il 70 per cento delle carcerate è in prigione per crimini non violenti. Circa il 90 per cento ha figli. E i motivi per cui sono recluse sono la povertà e l’uso di droga. Questi problemi dovrebbero avere un trattamento diverso e il denaro speso per mantenerle in carcere potrebbe essere investito per prevenire la loro vulnerabilità”. Così Chloë Moss racconta la genesi di “This wide night”.

“Il monolocale alla periferia della grande città senza nome nel quale si rifugiano non ha pareti. – scrive nelle note di regia Laura Sicignano – Lì dentro non sanno far altro che rivivere le relazioni e le dinamiche carcerarie. Sono amiche, madre e figlia, amanti, sorelle, nemiche. Il carcere lo hanno nella testa. I loro ritratti non sono realistici, sono iper-realistici. Sotto una spietata lente di ingrandimento appaiono squadernate le loro fragilità. Quelle fragilità che sono l’origine delle loro colpe. Storie di abbandoni infantili che si ripetono di madre in figlia. Come un fato tragico, ineluttabile, insensato. Unghie tinte da smalto sbrecciato che grattano contro i muri. Muri mentali. Eppure, dentro a queste vite slabbrate, inesorabilmente sbandate, sconce e disperatamente perdenti, c’è ancora ironia. La capacità di vedersi dall’esterno, di comprendere il proprio fallimento e di riderci su, di far le pagliacce tra sorrisi e lacrime che colano di rimmel da pochi soldi, ridere a squarciagola, anche se hai perso un dente per un pugno. Dentro, in prigione, gli è scivolata via la femminilità: sono diventate fantocci asessuati. Nonostante ciò non hanno perso dignità. Quando escono il mondo le respinge. Allora, per loro, il carcere assume una dimensione uterina, protettiva: è un richiamo, una possibilità di fuga dal mondo”.

La prove dello spettacolo si sono svolte all’interno del carcere femminile di Pontedecimo a Genova. “Abbiamo voluto riportare il testo nel suo luogo d’origine. – dicono al Teatro Cargo, che produce lo spettacolo insieme al Festival di Borgio Verezzi – Le nostre amiche ‘’dentro’’ hanno colto ogni minima sfumatura del testo, della recitazione, della regia. Hanno commentato ad alta voce durante la prova, cantato la canzone di Patti Pravo che fa da colonna sonora, ridendo con amara ironia – come i personaggi – agli scherzi più amari della vita”.

Lisa Galantini è diplomata alla Scuola di Recitazione dello Stabile di Genova. A teatro ha esordito nel ‘94 con “Il suicida” di Erdman per la regia di Anna Laura Messeri. Fra i lavori più recenti: “La bottega del caffè” di Goldoni, “Anfitrione” di Molière, entrambi diretti da Antonio Zavatteri, e “Svet. La luce splende nelle tenebre” di Tolstoj per la regia di Marco Sciaccaluga. In televisione è stata fra i protagonisti de “La nuova squadra” su Rai 3 e sul grande schermo ha partecipato, fra l’altro, a “Giorni e nuvole” di Silvio Soldini.

Anche Orietta Notari è diplomata allo Stabile di Genova. A teatro ha esordito nell’82 con “I due gemelli rivali” di Farquhar per la regia di Marco Sciaccaluga. Negli ultimi anni ha lavorato di nuovo con Sciaccaluga (“Re Lear” di Shakespeare, “L’agente segreto” di Conrad, “Morte di un commesso viaggiatore” di Miller) e con Valerio Binasco (“Qualcuno arriverà” di Fosse).

I biglietti sono disponibili in prevendita al Teatro Gassman (tel. 019/610.167, biglietteria@comuneborgioverezzi.it). Le sere di spettacolo potranno essere acquistati dalle 20,30 anche al botteghino di piazza Gramsci a Verezzi. Servizio gratuito di bus navetta (partenza parcheggio Teatro Gassman a Borgio ore 19,15 – 19,45 – 20,10 – 20,30, ritorno a fine spettacolo da piazza Gramsci a Verezzi).

Prossimi appuntamenti:

Venerdì 22, Sabato 23, Domenica 24 Luglio – Piazza Sant’Agostino, Verezzi. LA MARCOLFA di Dario Fo – Prima Nazionale con Carlo Simoni e Antonio Salines – Regia di Carlo Simoni.

Giovedì 28, Venerdì 29, Sabato 30 luglio – Piazza Sant’Agostino, Verezzi. LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni – Prima Nazionale con Nathalie Caldonazzo e Franco Castellano – Regia di Caterina Costantini.

Martedì 2, Mercoledì 3 Agosto – Grotte di Borgio Verezzi. L’UOMO CHE RACCOGLIEVA BOTTIGLIE di e con Pino Petruzzelli – Prima Nazionale

Giovedì 4, Venerdì 5 Agosto – Piazza Sant’Agostino, Verezzi. BRAVA! di Gino Landi, Anna Mazzamauro, Tommaso Paolucci – Collaborazione testi Stefano Bernardin – Prima Nazionale con Anna Mazzamauro – Regia di Tommaso Paolucci.

Lunedì 8, Martedì 9, Mercoledì 10 agosto – Piazza Sant’Agostino, Verezzi. LA CENA DEI CRETINI di Francis Veber – Prima Nazionale con Zuzzurro & Gaspare e con Gianfranco Candia, Alessandra Schiavoni, Angelo Zampieri – Regia di Andrea Brambilla.