Riflettori sulla musica tradizionale al Premio Città di Loano (I)

di Alfredo Sgarlato – La presentazione del nuovo disco dei Liguriani, autentico supergruppo del folk locale, ha aperto lunedì 25 il Premio Città di Loano Suoni della Tradizione. Intervistati da John Vignola i cinque musicisti, Fabio Rinaudo cornamusa, Fabio Biale violino voce e percussioni, Filippo Gambetta organetto, Michel Balatti flauto, Claudio De Angeli chitarra, hanno eseguito un’ampia scelta di brani da “Suoni dei mondi liguri” disco molto riuscito in cui i musicisti riprendono canzoni popolari genovesi, canzoni della prima guerra mondiale e della resistenza, musiche da ballo delle quattro province, valzer di origine francese ed anche un brano proveniente da Carloforte, enclave ligure in Sardegna. Il gruppo è molto affiatato, gli intrecci degli strumenti sono molto eleganti e il pubblico è molto coinvolto.

Alla sera è stato proiettato il film “Passione” diretto da John Turturro, da cui è tratto lo spettacolo musicale che chiuderà il festival venerdì sera. Martedì 26 la giornata si è aperta con la presentazione del nuovo disco di Alfio Antico, cantante e percussionista siciliano. “Guten morgen” non è un disco di musica tradizionale in senso stretto: le composizioni sono tutte di Alfio, che canta nel proprio dialetto, e gli arrangiamenti, scritti con Carmen Consoli, presentano anche strumenti elettronici e un quartetto d’archi.

È un disco molto bello che vi consigliamo assolutamente. In una lunga intervista condotta da Enrico De Angelis Alfio Antico ha raccontato molti passaggi della sua vita avventurosa e ha spiegato la propria visione dell’arte. Quindi ha eseguito alcuni brani da solo accompagnandosi ai tamburi che lui stesso costruisce, molto trascinanti. Alla sera Banditaliana, ovvero Riccardo Tesi, organetto, Maurizio Geri chitarra e voce, Claudio Carboni, sax e Gigi Biolcati hanno ricevuto il Premio Città di Loano per il miglior disco del 2010, “Sopra i tetti di Firenze” ed hanno eseguito alcuni brani, sia da questo disco che dal nuovo “Madreperla”. Il gruppo era già stato protagonista l’estate scorsa col suo omaggio alla grande Caterina Bueno e anche stavolta si sono dimostrati una delle migliori band del genere, mescolando tradizione italiana, jazz, suoni mediterranei e canzone d’autore.

Il richiestissimo bis ha unito Banditaliana e La Macina di Gastone Pietrucci, musicista attivo nel campo del folk e della ricerca dal 1968. Con la sua voce roca e profonda Pietrucci canta canzoni popolari sacre e profane, antiche e nuove. Lo supportano alcuni giovani musicisti tra cui spiccano Adriano Taborro al mandolino e Roberto Picchio alla fisarmonica. Purtroppo il tempo non è dei migliori e Pietrucci scherza col pubblico esorcizzando la pioggia, che tristemente esploderà prima dell’ultimo brano. Un peccato perché il numeroso pubblico, stregato dal “Malinconico aedo” (così si intitola la trilogia che hanno pubblicato negli ultimi anni, arricchita da numerosi ospiti) avrebbe sicuramente chiamato molti bis.