Giro della Padania e suoi simili…

di Guglielmo Olivero – Come gli appassionati di ciclismo ben sanno (e non è che ne siano entusiasti) il calendario della Fci battezza da questa stagione il Giro della Padania, con prima frazione che interesserà il Ponente Ligure. Qualche osservazione, soltanto per cercare di separare sport e politica dove è possibile, si dovrebbe ben fare su questa manifestazione che naturalmente sarà trasmessa in diretta dalla servile direzione di Raisport (o meglio dire Raiset Sport).

Intanto la fretta con la quale la corsa è stata messa in calendario e approvata, senza se e senza ma, da Renato Di Rocco, presidente nazionale della Fci con trascorsi non proprio da impiegato modello. In un calendario che avrebbe bisogno di una netta sforbiciata (si corre troppo, con gare di serie B inutili e noiose) si aggiunge ancora un’altra competizione e, per giunta, a tappe. Poi i gruppi sportivi, molti dei quali sponsorizzati, che hanno dovuto accettare di prendere parte a questo evento, magari con la paura di qualche problemino in caso contario. Ma il problema centrale è quello, molto grave, di dare un simbolismo politico ad una corsa ciclistica, sapendo che si crea un pericoloso precedente.

Una volta dato l’assenso al Giro della Padania (con maglia verde ovviamente al vincitore) con quale obiezione si potrebbe dire no al Giro delle Provincie Rosse (tra l’altro su strade da classiche), il Giro delle Zone Bianche e via dicendo? Ecco, questo è il problema: una serie di corse etichettate politicamente. Mancherebbe soltanto un Giro dei Giovani Balilla. Ma in fondo, qui, Di Rocco, per accontentarli, potrebbe limitarsi ad istituire, ad ogni corsa nazionale, la maglia nera all’ultimo arrivato.

11 Commenti

  1. perchè quando uno esprime idee diverse dalla maggioranza (relativa…) deve essere sempre bollato da invidioso? pensateci un po’ su… ci sono mille altre categorie di comportamento, crescete un po’ dai!

  2. Anche se si organizzasse il Giro di via del Roggetto, o magari il “Giro delle Rotonde” quali problemi ci sarebbero???? L’invidia verso colui che sa fare meglio di noi la si deve incominciare a mettere da parte e cercare di essere tutti più partecipi nel migliorare questa Nostra Bella città!! Qui mi sembra che attacchi politici privi di contenuti facciano solo grande cagnara e basta. Preferirei vedere commenti dove si contrappone una seria proposta anzichè trovare sempre chi denigra chi fa (che faccia giusto o sbagliato). Facile criticare molto più difficile trovare valide soluzioni. E, nota bene, io non voto Leghista!!

  3. Presto verrà organizzata la prima edizione del “Giro di Via del Roggetto”; Sei tappe tra cui una cronoscalata (pensate, si arriva sull’Aurelia).
    Pare che l’evento venga trasmeso in mondovisione; non perdetelo!!!
    P.S. per chi non fosse di Albenga, Via del Roggetto (a differenza della padania) esiste davvero!!!

  4. Anche la Catalogna era Spagna, ma pian piano è tornata ad essere sempre più Catalogna. Noi Leghisti di pazienza ne abbiamo!

  5. @Caro Topolino giuro che se fossi un gatto, anzichè mangiarti ti farei una corte spietata.Adesso capisco perchè gli elefanti hanno solo paura dei Topolini.Già dimenticavo di dirti che anche gatto Silvestro ti ama.Ciaaoo , miaaoo………P.S. Assolutamente no .

  6. @Caro Topolino giuro che se fossi un gatto, anzichè mangiarti ti farei una corte spietata.Adesso capisco perchè gli elefanti hanno solo paura dei Topolini.Già dimenticavo di dirti che anche gatto Silvestro ti ama.Ciaaoo , miaaoo……….

  7. Se invece di giro della Padania si fosse chiamato, che ne so, giro del giro, si sarebbe fatta questa cagnara? Smettetela, smettiamola di etichettare sempre le cose per quello che poi in fondo non sono. Nei paesi e nelle città furbe fanno in modo che molti eventi capitino al loro interno, qui sembra la gag di Colorado “torta di riso finita” dove ogni cosa che arriva sembra essere una rottuna di MARONI (termine credo appropriato visto che si parla del giro della Padania). Cosi come abbiamo la possibilità di usare il ditino per cambiare canale alla tv se un programma non ci piace, anche con le manifestazione e con gli eventi possiamo decidere di seguirli o meno. Nella vita mi è capitato spesso di vedere che, chi ha un’idea (interessante o nuova o “furba”) viene spesso ostacolato da chi ne sente l’invidia per non aver pensato prima alla stessa idea.
    P.S. l’articolo polemico, fatto ad oc per incentivare l’assalto delle polemiche???

  8. Essendo autore del pezzo vorrei precisare alcune cose: nel calendario stilato a fine novembre 2010 dalla Fci il Giro della Padania non era inserito, tanto che le prime notizie su questa corsa a tappe sono apparse sulla Gazzetta dello Sport un paio di mesi fa. Se la corsa fosse stata regolarmente inserita nel calendario elaborato il novembre scorso certi dubbi non sarebbero stati sollevati. Quanto alla domanda del signor Giulio penso che sport e politica, per quanto difficile, devono stare separati o comunque non dare esempi concreti, come accade per la corsa in questione, di avere uno stretto legame.
    Guglielmo Olivero

  9. Ma con tutti i cavilli di casini che abbiamo in Italia, qui stiamo a ragionar sul giro della Padania?? Di politici ladri, disonesti ed egoisti ne abbiamo visti molti. Ma partito come la lega che nei paesi suona la secessione ed a Roma si divide la torta, davvero mai!! E ci stordiscono con ste cazzate del giro o della miss…. Hanno imparato bene dal capo del governo!!! Altro che Cetto Laqualunque!

  10. La padania sta a Bossi come Clerville sta a Diabolik: NON ESISTE.
    Di conseguenza NON ESISTE MISS PADANIA E TANTOMENO IL GIRO CICLISTICO di una cosa che non esiste.
    Di conseguenza chi segue e persegue cio’ che non esiste …lascio a voi giudicarne la salubrità di mente…:-)
    PS: oltre a non esistere NON ESISTERA’ MAI…

  11. Lo trovo una cosa giusta.Sport è Sport e se poi la FCI ha battezzato l’evento vorrà pur dire che ci sono tutte le carte in regola. E’ il nome Padania che da’ fastidio oppure avete paura che vinca il Sig. Brambilla? Fatevene una ragione la Padania esiste e più ne parlate anche male, si farà sempre più grande.Coraggio!

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